Ricucire le fratture identitarie dei Minori Stranieri non Accompagnati e dei giovani migranti: l’approccio del Paradigma Psicosociale

Il webinar affronta il tema delle migrazioni in Europa, evidenziando la necessità di andare oltre la semplice accoglienza per promuovere l’inclusione attraverso il reciproco scambio culturale. Le scienze psicologiche e sociali giocano un ruolo cruciale nel sostenere i minori e i giovani migranti, aiutandoli a costruire un’identità coesa nonostante le sfide del percorso migratorio, facilitando così una migliore integrazione nella società.

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Alberto Polito  

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In un contesto sociale come quello europeo, in cui sempre più spesso razzismo e xenofobia sono le uniche risposte all’inevitabile processo delle migrazioni, appare sempre più evidente la necessità di superare la mera accoglienza, sviluppando percorsi di inclusione alternativi attraverso i quali favorire un reciproco scambio di culture, credenze e storie di vita, incoraggiando la costruzione di una società creola nella quale non emergano più differenze tra chi è accolto e chi accoglie.

Ruolo centrale in questo processo di accettazione reciproca e di ibridazione giocano le scienze psicologiche e sociali, la cui missione appare sempre più complessa e vincolata da normative che frequentemente danneggiano chi si trova già in situazioni di estrema vulnerabilità.

È necessario, in questo quadro, sviluppare nuove e alternative modalità di presa in carico dei minori e dei giovani in migrazione con l’obiettivo di creare nuovi percorsi di sperimentazione di sé stessi e delle proprie capacità e risorse, cercando al contempo di rileggere, rinarrare e dare un significato nuovo e univoco ai molteplici cambiamenti che essi hanno vissuto durante il percorso migratorio.

L’identità gioca un ruolo fondamentale nella psiche umana poiché permette a ciascun individuo di essere socialmente riconosciuto, di avere un posto legittimato nella totalità e di essere qualcuno, di distinguersi dapprima dai microcontesti (nucleo familiare, famiglia allargata, gruppo dei pari) e, in seguito, di uscire dall’anonimato della massa sociale. 

L’adolescenza è il periodo più delicato per la costruzione dell’identità poiché è proprio in questa fase che ci si distacca dalla famiglia di origine alla ricerca di una propria «forma identificativa».

Questo progressivo distanziamento non si costituisce però come un percorso lineare ma è fatto di tentativi, scoperte, perdite e dubbi e non sempre può avere esito positivo.

Affrontare un processo di migrazione forzata in questa fase così delicata può causare disagi e difficoltà sostanziali, può minare il percorso di integrazione in un nuovo contesto di vita e causare difficoltà sia nella strutturazione di un’identità coesa e ben integrata che nella capacità di relazionarsi positivamente al mondo sociale.

 

 

 

Questo webinar nasce dal libro

“Il Paradigma e la progettazione psicosociale ”

di cui il docente è autore.

Docenti


Alberto Polito

Alberto Polito (Reggio Calabria, 1988) è psicologo, psicoterapeuta e gruppoanalista. Da oltre dieci anni lavora nel mondo della scuola e nel campo dell'accoglienza come psicologo, supervisore e...
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1 recensione per questo corso

  1. Armanda Salvatori

    Argomento di grande urgenza per iniziare e gestire/programmare interventi concreti

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