L’Oms lancia l’allarme: la depressione colpisce quasi 5 persone su 100 (4,4%), che tradotto in numeri indica che 322 milioni di persone al mondo ne soffrono.
Quest’anno anche la giornata mondiale della Salute, il 7 aprile, sarà dedicata a questa patologia, i dati diffusi dall’Oms si riferiscono ad un’analisi effettuata nel 2015.
Qui è possibile scaricare l’ opuscolo dell’ oms che fornisce le ultime stime sulla prevalenza di depressione e altri disturbi mentali.
Tre gruppi di età sono particolarmente vulnerabili alla depressione i giovani, le donne in gravidanza o dopo il parto e gli anziani.
Lo studio ha esaminato anche come l’incidenza della depressione cambi a seconda del genere: le donne sono più depresse degli uomini, 5,1% contro 3,6 cioè 1,5 in più. Questi tassi variano anche a seconda dell’età, con un picco tra gli anziani e gli adulti: tra le donne con un’età compresa tra 55 e i 74 anni le cifre superano il 7,5%, per gli uomini si arriva al di sopra del 5,5%.
Si stima che circa 800.000 persone muoiano per suicidio ogni anno, più comune nei maschi nei paesi a reddito più alti, mentre sono le donne a compiere più di frequente questo gesto nei paesi a basso e medio reddito. A questa cifra vanno aggiunti i casi di tutti coloro che hanno tentato il suicidio, ma sono rimasti in vita. Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni.
Circa l’80% delle persone che soffrono di questi disturbi vivono in paesi a basso e medio reddito.
250 milioni di persone soffrono di disturbi d’ansia, tra cui fobie, attacchi di panico, comportamento ossessivo-compulsivo e disturbo da stress post-traumatico. A livello globale, si stima che il 3,6% della popolazione soffra di disturbi d’ansia, con un aumento, in 10 anni, dal 2005 al 2015, del 14,9%.
Le dimensioni di questi dati sono impressionanti, l’ OMS ha lanciato una campagna per combattere lo stigma e pregiudizi dal titolo: “La depressione: parliamone”(Depression: Let’s talk)
Dan Chisholm, del Dipartimento di Salute Mentale e di Abuso di Sostanze dell’OMS, afferma:
“Riteniamo che sia un primo passo fondamentale: se vogliamo allontanare dalle zone d’ombra la depressione e altri disturbi mentali dobbiamo essere in grado di parlarne”
Le ripercussioni economiche globali superano il miliardo di dollari l’anno e si riferiscono alla perdita di produttività a causa dell’apatia o della mancanza di energia che portano a un’incapacità di lavorare e di affrontare la vita quotidiana.
“La depressione è la principale causa di disabilità nel mondo di oggi”.
afferma Chisholm
La depressione è una malattia e come tale va curata.
Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità 2017