Secondo l’Istat, nel 2011 le separazioni sono state 88.797 e i divorzi 53.806. Il 72% delle separazioni e il 62,7% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. Questi dati dimostrano come un elevato numero di minorenni è coinvolto in questo evento critico della vita familiare. Le difficoltà per i figli riguardano sia la sfera emotiva che quella cognitiva: fatica a scuola, problemi di comportamento associati a tristezza, isolamento, ecc…
In Italia, il Gruppo di Parola è una recente opportunità rivolta a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni che si possono confrontare tra loro rispetto alla separazione dei loro genitori. I figli di genitori separati, generalmente, non riescono a capire bene quello che sta accadendo, hanno una terribile paura di essere abbandonati, in alcuni casi si sentono responsabili di quanto accaduto.
I genitori, soprattutto durante il primo periodo della separazione, manifestano una certa difficoltà a cogliere il dolore, le preoccupazioni ed i bisogni dei figli, perché sono concentrati sul loro malessere e sul cambiamento che tale evento porta all’intero sistema famiglia. Molti bambini e ragazzi per vergogna e paura si chiudono in se stessi, evitando così di parlare di quanto accade attorno a loro. Spesso, temono di perdere la relazione con uno dei genitori, con zii, nonni, … non riescono a comprendere che il legame che si spezza è quello tra i coniugi e non tra genitori.
E’ necessario, quindi, rassicurarli sul fatto che non hanno nessuna colpa circa la separazione dei propri genitori e dar loro la possibilità di esprimere i propri vissuti, emozioni e pensieri rispetto a questo evento doloroso, rendendo possibile un’elaborazione positiva all’interno di una rete di scambio e sostegno psicologico tra pari.
OBIETTIVI
Il gruppo di parola rappresenta uno spazio neutro e protetto finalizzato allo scambio di esperienze e di sostegno per figli di genitori separati. Bambini e ragazzi coinvolti nei conflitti e nella separazione dei loro genitori, attraverso l’aiuto di esperti possono esprimere emozioni, sofferenze, dubbi, speranze legate all’evento separazione dei genitori mediante la condivisione delle esperienze. Tutto questo è possibile attraverso la dinamica gruppale che consente loro di non sentirsi soli e di vedere nell’altro una risorsa ed un aiuto per stare meglio. Il Gruppo non ha dunque una finalità terapeutica, ma consente di “METTERE PAROLA SUL DOLORE”. Tale breve percorso permette, quindi, di nominare gli eventi e le difficoltà rendendoli comprensibili e accessibili a bambini e ragazzi. Nello specifico, partecipare a tale iniziativa permette loro di:
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Esprimere sentimenti, inquietudini, paure, speranze attraverso attività appositamente pensate;
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Avere delle informazioni e poter porre delle domande;
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Abbattere il muro dell’isolamento favorendo un contatto con altri che vivono o hanno vissuto la separazione;
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Individuare strategie per affrontare e vivere la riorganizzazione familiare;
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Comprendere che di queste cose si può parlare;
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Affrontare tematiche importanti in un ambiente accogliente, per un tempo limitato con il consenso di entrambi i genitori e con l’aiuto di un professionista esperto.
TEMPI E METODOLOGIA
Il percorso si articola in 4 incontri di gruppo di 2 ore ciascuno a cadenza settimanale. I gruppi sono suddivisi in due sottogruppi a seconda della fascia di età a cui appartengono: Gruppo 6-10 anni e Gruppo 11-14 anni. Ciascun gruppo viene coordinato da due psicologi esperti in tale ambito.
In ogni incontro vengono proposte diverse attività strutturate e pensate per favorire l’espressione e la condivisione dell’esperienza che ciascun partecipante sta vivendo. Ai primi 3 incontri partecipano solo i figli, mentre nell’ultimo incontro ci sarà uno spazio dedicato anche ai genitori. Nello specifico, durante la prima ora sono presenti solo i figli mentre nell’ultima ora sono invitati entrambi i genitori ai quali verrà letta una lettera scritta dal gruppo. Dopo la lettura della lettera, ai genitori viene data la possibilità di avere, in un secondo momento, un colloquio con i conduttori in merito all’esperienza vissuta in gruppo dal proprio figlio.
Si prediligono disegni, collage, giochi di ruolo, scrittura, confronto, filmati, canzoni, storie adatte all’età dei partecipanti. Si tratta di tecniche interattive che favoriscono la conoscenza reciproca, la comunicazione e la cooperazione di tutti i membri coinvolti, creando un clima di condivisione, partecipazione e rispetto reciproco. Ad ogni incontro viene affrontata una tematica diversa associata all’evento separazione (emozioni, dolore, separazione, cambiamento, conflitto, …).
Durante ogni incontro è previsto un momento di merenda dove i bambini hanno la possibilità di interagire fra di loro in un momento gioviale.
Una condizione essenziale è che entrambi i genitori diano il consenso della partecipazione al gruppo del proprio figlio, attraverso una scheda di iscrizione e un colloquio preliminare volto a capire se la partecipazione al gruppo è un percorso adeguato o meno.
I conduttori dei gruppi di parola sono professionisti dell’area psicologica, sociale o educativa, in particolare, esperti nella relazione d’aiuto con i bambini, gli adolescenti e le famiglie.