La lettura come strumento di crescita lavorativa e personale

Rachele Bindi
Sono esperta in Libroterapia: gestisco percorsi di Libroterapia individuale e di gruppo di impostazione analitica junghiana per la ricerca del benessere psicologico, anche in collaborazione con enti, ...
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Lavoro con le storie.

Sono convinta che la letteratura offra degli strumenti potentissimi per arricchire il lavoro di un professionista della psiche, sia quando si occupa di clinica, in cui le storie con la loro portata metaforica e i meccanismi generati di identificazione e proiezione vanno a facilitare la relazione con il paziente, sia quando si occupa di contesti diversi, come quello educativo, quello dell’azienda o delle nicchie del sociale.

Leggere fa bene.

Leggere rilassa, perché mentre si legge, oltre a distogliere la psiche dagli assilli quotidiani, si assiste anche ad un aumento del flusso sanguigno nella zona celebrale e viene stimolata la produzione dei feromoni, il battito cardiaco rallenta e si abbassa il livello di cortisolo.

Aumenta la nostra capacità empatica, migliorando la nostra comprensione del prossimo attraverso i meccanismi di proiezione ed identificazione, allenandoci al contatto con gli altri mediante il “come se” ed il verosimile. Aiutandoci a metterci nei panni dell’altro, leggere è un ottimo antidoto contro il razzismo e la discriminazione, perché ci rende più sensibili ed aperti al diverso.

Leggere combatte l’insonnia, aiutando a conciliare il sonno.

Leggere aiuta ad invecchiare meglio: nel 2013 uno studio ha confrontato anziani lettori e non lettori notando che il cervello dei primi risultava più giovane. La lettura rafforza le capacità intellettive ed allena la memoria, addirittura in parte prevenendo forme degenerative con l’Alzheimer.

Leggere potenzia la fantasia, la creatività e amplia il vocabolario, andando a migliorare anche le capacità espressive, rendendo le persone molto più sicure di se stesse.

Anche Bandura aveva parlato di “esperienza vicaria” che può essere fornita dall’osservazione di modelli ma anche dall’immergersi in un testo scritto. Sappiamo che il nostro cervello compone in una sola storia le esperienze verbali, somatosensoriali e vicarie. Questa attività cerebrale unita all’esperienza precedente del lettore, al linguaggio e alle emozioni è altamente rinforzante dei modelli di auto efficacia che il lettore può incontrare durante la lettura.

Oltre a queste ragioni di natura individuale, avere un buon bagaglio di storie e saperle utilizzare significa avere sempre a disposizione una base di lavoro su cui costruire la relazione con l’altro ed in cui inserire, se serve, i contenuti da passare ad i nostri interlocutori.

LibroterapiaSono fermamente convinta che le storie possano, a tutti gli effetti, aiutarci a vivere meglio perché ci consentono di: conoscerci attraverso la nostra proiezione sui personaggi narrati, permetterci di fare esperienza, in maniera vicaria, delle situazioni lontane dalla nostra quotidianità, arricchire le nostre riflessioni e, perché no, i nostri sogni.

Le storie presenti nei libri sono preziose, tanto da essere arrivata a sostenere nel mio libro in uscita ad aprile, “I libri che fanno la felicità”, che ognuno di noi, leggendo, possa provare non solo ad affrontare i propri disagi, ma anche ad essere effettivamente più felice.

Ho strutturato il mio metodo libroterapico partendo dalle basi della psicologia analitica di C.G. Jung e recuperando la tradizione biblioterapica ultracentenaria portata avanti da bibliotecari ed operatori del sociale.

La libroterapia si colloca oggi come ponte tra la promozione della lettura e l’utilizzo della letteratura per il benessere psichico, in ogni contesto.

 

La letteratura potrebbe servire come strumento per darci l’opportunità di narrare una storia migliore di noi stessi. Ascoltiamo e leggiamo storie per poter creare nuove storie e raccontiamo storie per dare un senso alla nostra esperienza del mondo.

Avere sempre un libro in borsa mi permette di accrescere continuamente il mio bagaglio di storie da utilizzare nel mio lavoro ed al tempo stesso mi rende più felice.

Se sei interessato/ a ad approfondire la metodologia libroterapica ti segnaliamo il corso online in partenza

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