Stai lavorando al pc, hai voglia di mangiare qualcosa, un caffè, un gelato, fragole. ti prepari il piatto e dai il primo morso, buono!Il secondo morso, forse un po’ meno gustoso rispetto al primo morso, ma non importa. Poi lo sguardo ti cade su un articolo interessante, fai clic lo leggi, e continui a mangiare.
Sparisce il cibo!
Improvvisamente guardi il piatto, dov’è finito tutto il cibo?
Senza renderti conto ha mangiato ogni cosa, senza averlo odorato, gustato, goduto, chiaramente ne vorrai ancora. Così inizia la lotta per quello che dovrebbe essere un semplice atto biologico e naturale, il mangiare.
Come è possibile che il cibo e il mangiare siano diventati una fonte così comune di infelicità? E come mai questo avviene in paesi con tanta abbondanza di cibo?
La ragione fondamentale è che abbiamo dimenticato perchè si mangia. Mangiamo senza pensare.
Il cibo, le cellule di grasso e lo stomaco non sono il problema!
Abbiamo deciso che il problema era nel cibo; così grazie alla chimica abbiamo prodotto dolcificanti, sofisticate barrette , ma il cibo è il cibo. Non è né buono né cattivo.
Poi abbiamo deciso che il problema era nostre cellule adipose; in realtà poverine loro cercano solo di fare il loro lavoro, immagazzinare energie per i tempi di magra. Per la maggior parte della nostra storia evolutiva, la fame poteva dipendere da una tempesta di neve o dalla siccità. Le nostre cellule di grasso sono lì per aiutarci a sopravvivere!
Poi abbiamo deciso che il sistema digestivo era il problema; ma anche lui poverino prova a fare il suo lavoro, abbattendo il cibo, assorbendo le sostanze nutritive ed espellendo ciò che non è necessario. (Non c’è dubbio che la chirurgia bariatrica può essere un salva-vita di emergenza per alcune persone. E ‘molto costoso, e ha molti effetti collaterali, e non è una soluzione a lungo termine per la maggioranza delle persone.)
Il problema non è nel cibo, nelle cellule di grasso o dello stomaco e dell’intestino, il problema è nella mente. Si trova nella nostra mancanza di consapevolezza dei messaggi provenienti dal nostro corpo, dalle nostre stesse cellule e dal nostro cuore.
Bisogna ricordare che mangiare vuol dire soddisfare il proprio corpo quando ci chiede che ha fame , bisogna prendere coscienza di qual’è l’organo che ha fame, se il corpo, il cuore o la mente, così da poterlo nutrire nel modo appropriato. Bisogna ricordarsi che mangiare è naturale, interessante, divertente, ed economico.
Che cosa è la Mindful Eating?
Consapevolezza di ciò che accade dentro e fuori di noi, consapevolezza senza critiche o giudizio.
Attraverso la mindful eating si prende consapevolezza delle molte sensazioni e pensieri che proviamo quando si mangia.
Come si mangia Mindful?
Mangiare Minful vuol dire prestare massima attenzione all’esperienza di mangiare e bere, sia all’interno che all’esterno del corpo. Prestiamo attenzione ai colori, odori, consistenze, sapori, temperature, e anche i suoni (scricchiolio!) del nostro cibo. Prestiamo attenzione all’esperienza del corpo. Dove nel corpo ci sentiamo la fame? Dove ci sentiamo soddisfatti? Che cosa significa sentirsi mezzo pieno, o tre quarti pieno?
Prestiamo attenzione anche alla mente. Evitando giudizio o critica, evitiamo la distrazione, poniamo piena attenzione a ciò che stiamo mangiando o bevendo. Distanziamoci dagli impulsi che ci portano a guardare la tv, a lavorare, leggere messaggiarci su whatsapp o facebook e torniamo solo a mangiare.
Notiamo come mangiare influenza il nostro stato d’animo e come le nostre emozioni come l’ansia influenzano il nostro mangiare. A poco a poco dobbiamo recuperare il senso di facilità e la libertà con il mangiare che avevamo durante l’infanzia.
Le vecchie abitudini di mangiare come non prestare attenzione al cibo non sono facili da cambiare. Un cambiamento duraturo richiede tempo, ed è costruito su tanti piccoli cambiamenti. Iniziamo semplicemente.
Scegli i tuoi homeworks di mindful eating
- Prova a prendere i primi quattro sorsi di una tazza di tè caldo o caffè con la massima attenzione
- Se stai leggendo e mangiando, prova ad alternare queste attività, non fare entrambe le cose? Leggi una pagina, poi metti via il libro e mangia qualche boccone, assaporandone il gusto, quindi leggi un’altra pagina, e così via.
- Nei pasti in famiglia si potrebbe chiedere a tutti di mangiare in silenzio per i primi cinque minuti, pensando a cosa provate mangiando.
- Provate a mangiare un pasto a settimana consapevolmente, da solo e in silenzio.
Buon Appetito!