Perchè è utile la consulenza sul sonno dei bambini?

Biancamaria Acito
Sono una psicologa e psicoterapia sistemico- relazionale e mediatrice familiare dal 2014. Da molti anni lavoro a Parma nell’ambito delle difficoltà di apprendimento e delle tecnologie per lo st...
PERCHÉ È UTILE LA CONSULENZA SUL SONNO DEI BAMBINI

Sono molti anni ormai che lavoro nell’ambito della psicologia perinatale e mi sono spesso scontrata con la diffidenza di alcuni sostenitori del sonno condiviso genitori-figli, che ribadiscono l’inutilità della consulenza su questo aspetto, in quanto a loro avviso qualsiasi problema di sonno si può risolvere accogliendo il bambino nel lettone.

Personalmente, non sono contraria al dormire con i propri bambini: l’ho fatto io stessa con i miei per periodi più o meno lunghi, per soddisfare un loro o mio bisogno di contatto e di “coccole”. Ovviamente si deve trattare di una decisione consapevole che consente di dormire tutti serenamente e di continuare a favorire lo sviluppo delle autonomie del bambino negli altri ambiti.

Invece, in questi anni, mi è capitato di incontrare tante famiglie che sono dovute ricorrere a questa soluzione perché non sapevano proprio come altro fare e ho potuto constatare come, in questi casi, il lettone non sia di per sé “miracoloso” rispetto alle difficoltà di sonno: molti bambini dormono molto meglio in mezzo ai genitori, ma questa non è la regola, anzi, perché ce ne sono altrettanti che continuano a svegliarsi comunque e in tal modo svegliano continuamente anche mamma e papà!

In queste situazioni, può essere molto utile una consulenza sul sonno volta ad individuare insieme le variabili connesse ai tanti risvegli notturni oppure ai tempi lunghi per addormentarsi la sera. Se i genitori si rivolgono ad uno psicologo specializzato nelle consulenze sul sonno, certamente lo fanno perché sono stanchi loro e sentono la necessità di dormire meglio e più a lungo….ma in tal modo si prendono cura anche del benessere del proprio bambino, che ha bisogno di dormire un certo numero di ore per stare bene e crescere sano.

La prima domanda che pongo in consulenza è come appare il bambino durante il giorno.

Perché lo faccio?

Proprio per capire se il bambino dorme male o troppo poco.

Un bambino che non ha dormito abbastanza rispetto al suo bisogno, durante il giorno probabilmente è nervoso, poco tollerante alla frustrazione e facilmente irritabile. Se invece sembra sereno e attivo, forse le ore di sonno che ha avuto sono sufficienti, anche se ai genitori sono sembrate poche!

In questo secondo caso, probabilmente non è necessario un intervento per favorire il sonno, bensì un supporto alla genitorialità volto sia a normalizzare il problema, così da ridurre le ansie dei genitori, sia ad aiutarli a conoscere meglio il proprio bimbo per sintonizzarsi con i suoi bisogni e i suoi ritmi. La conseguenza può essere riuscire ad instaurare gradualmente una regolarità di orari e routine che può essere funzionale per migliorare il sonno di tutti.

La consulenza sul sonno cosa offre?

La consulenza sul sonno che può offrire uno psicologo è molto diversa da un intervento educativo circoscritto alle modalità di addormentamento e di gestione dei risvegli notturni, come spesso si legge in rete nei vari siti di esperti del sonno. Uno psicologo specializzato non si limita a questo, anche perché sa ogni bambino è unico, come sono unici i suoi genitori e la rete di relazioni in cui è immerso, vive e cresce.

Lo psicologo, pertanto, sa di non poter applicare un metodo per favorire il sonno del bambino, perché non ne esiste uno efficace con tutti i bambini e in tutte le situazioni. Una consulenza sul sonno varia al variare dell’età del bambino, ma anche di tanti altri fattori individuali, relazionali e di contesto, che devono essere necessariamente presi in considerazione fin dal primo colloquio, per poter orientare il percorso psicologico e la relativa presa in carico.

Ovviamente se si tratta di un neonato (fino ai 6 mesi circa), la consulenza assume una valenza prevalentemente preventiva, in quanto non è ancora possibile parlare di problemi di sonno a questa età.

Tuttavia ritengo che sia molto importante rivolgersi ad uno psicologo anche e soprattutto in questo periodo, sia che si abbiano difficoltà, sia che si senta soltanto il bisogno di togliersi dei dubbi nella gestione del sonno del proprio bambino, perché è questo il momento in cui è possibile gettare le basi per un buon ritmo di sonno-veglia caratterizzato da una crescente autonomia.

Cosa accade in questa fase iniziale?

In questa fase iniziale, personalmente mi risulta molto più semplice supportare i genitori nell’ambito della consulenza: probabilmente perché è improbabile che si siano già innescate altre dinamiche potenzialmente dannose. Sta aumentando di anno in anno il numero dei genitori consapevoli che mi contattano a scopo preventivo o comunque per essere sostenuti e accompagnati nei primi difficili mesi di vita dei figli.

Purtroppo, però, ce ne sono ancora tanti che si rivolgono a me come ultima carta da giocare in una situazione già portata al limite, con figli di uno, due o anche tre anni che non hanno mai dormito in modo continuativo neppure per poche ore di fila.

In questi casi, mi trovo di fronte genitori estremamente stanchi, bisognosi di un supporto psicologico individuale o di coppia (perché nel frattempo spesso si sono logorati anche i rapporti di coppia): in questo caso la consulenza sul sonno è comunque importante perché intanto si possono dare delle indicazioni che rispondano al bisogno immediato, ma è più complessa perché richiede un maggior approfondimento delle variabili potenzialmente connesse ai problemi di sonno.

Sono in aumento anche i casi di bambini più grandi (quattro, cinque, fino a dieci, undici anni) in cui spesso la difficoltà di sonno (pensiamo al non riuscire a dormire da soli nella propria camera, ad esempio) può essere la manifestazione più visibile di un disagio più profondo, che va necessariamente indagato in modo più approfondito.

In queste situazioni, la richiesta parte dal problema di sonno per poi spostarsi anche su altro, ma certamente conoscere bene l’ambito risulta molto utile per una presa in carico adeguata ed efficace.

Conclusione

A mio avviso la consulenza sul sonno può essere molto efficace sia quando riveste una funzione preventiva rispetto ad altre problematiche che si potrebbero instaurare successivamente, sia quando si inserisce in un contesto più ampio di un supporto alla genitorialità.

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