Ammalarsi di una malattia cronica come la Sclerosi Multipla o la SLA provoca un totale sconvolgimento nella vita del malato e del suo nucleo familiare. Causa unāalterazione Ā degli stili di vita e degli equilibri precedenti, un mutamento nei ruoli Ā e nellāorganizzazione personale e familiare.
La diagnosi segna lāinizio di un percorso inesorabile e doloroso di perdite progressive,che divengono via via sempre piĆ¹ ingenti ed invalidanti.
Il malato si confronta con i cambiamenti rispetto alla propria identitĆ personale, familiare,sociale. Deve raffrontarsi con un mutamento della propria immagine corporea, del proprio ruolo familiare e lavorativo. Viene messa in crisi la progettualitĆ a breve ed a lungo termine.
Le progressive perdite dellāautonomia costringono il malato a dover dipendere in modo sempre piĆ¹ totalizzante dagli altri nello svolgimento delle attivitĆ quotidiane.
Il malato sperimenta vissuti depressivi, rabbia, frustrazione, senso dāimpotenza rispetto allāevolvere di una situazione che non ĆØ possibile nĆ© controllare nĆ© risolvere.
Si evidenzia un abbassamento dellāautostima, acuito dal confronto con gli altri e con lāimmagine di sĆ© nel passato, prima della malattia.
Possono manifestarsi stati di ansia legati allāimprevedibilitĆ del decorso ; nella sclerosi multipla, il malato sperimenta tensione di fronte allāalternarsi di fasi di āstasiā, in cui la malattia sembra assopirsi, a fasi di peggioramento a cui non seguono miglioramenti.
Il malato di SLA, malattia dal decorso piĆ¹ breve rispetto alla sclerosi multipla e ad esito mortale, sperimenta lāansia rispetto alle crisi respiratorie, alle emergenze, ad una situazione che inevitabilmente condurrĆ ad unāinvaliditĆ sempre piĆ¹ mutilante ed alla morte.
I vissuti del malatoĀ si intrecciano con quelli dei componenti del suo nucleo familiare, in particolare del familiare caregiver, e le ripercussioniĀ sui familiari appaiono correlate alle dinamiche relazionali antecedenti alla malattia, alle risorse,alla flessibilitĆ ed alla capacitĆ della famiglia di riorganizzarsi rispetto ai cambiamenti. La complessitĆ di tali problematiche implica, spesso, una difficoltĆ nel comunicare e nellāesprimere i propri stati dāanimo, provocando spesso una tendenza da parte di ognuno ad isolarsi nel proprio silenzioso dolore.
Possono cosƬ emergere stati depressivi anche gravi, stati di profonda apatia e demotivazione, che influenzano negativamente lāevolvere della malattia, lāadattamento ad essa e lāattivazione di risorse per riorganizzarsi rispetto alla quotidianitĆ . Il manifestarsi di tali problematicheĀ puĆ² Ā compromettere Ā la collaborazione con lāequipe sanitaria ed agire negativamente allāinterno del nucleo familiare, giĆ messo duramente alla prova dalla malattia stessa. Per i motivi sopra espostiĀ e per la complessitĆ della sclerosi multipla e della SLA, lāintervento psicologico appare di fondamentale importanza nellāaccompagnare il malato nel suo percorso di perdita, nel favorirne lāespressione e lāelaborazione dei propri vissuti, nel sostenerlo nellāindividuazione di strategie di coping e di adattamento. Il ruolo dello psicologo appare di rilevante importanza anche in relazione al nucleo familiare per facilitarne il processo di riorganizzazione e di ricerca di un nuovo equilibrio.
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One thought on “Il percorso di perdita nella sclerosi multipla e SLA”
Maria Antonietta Amitrano says:
molto buono essere aiutata ad aggiornare le conoscenze