Secondo Rich Hanson il nostro cervello ĆØ āvelcro per le esperienze negative e teflon per quelle positiveā.
Tendiamo a prestare la massima attenzione ai segnali negativi, concentrandoci su dettagli e perdendo di vista il quadro generale. Reagiamo in modo esagerato agli eventi negativi. Registriamo con immediatezza ogni esperienza negativa nella memoria emotiva, somatica e sociale a lungo termine. Si crea un circolo vizioso traĀ Ā la sempre maggiorĀ Ā reattivitĆ alle esperienze negative e le scariche di cortisolo (da āLa forza della resilienzaā, 2019).
Quindi, proprio per come ĆØ fatto il nostro cervello, la vita ci mette di fronte a delle piccole o grandi catastrofi e noi tendiamo a restarci.
Ma ĆØ davvero impossibile trovare un altro modo di reagire? Abbiamo la possibilitĆ di scegliere?
Se non ĆØ possibile per noi modificare e controllare gli eventi, possiamo perĆ² controllare la nostra reazione ad essi.
Come ci insegna la parabola buddista delle due frecce, la prima freccia ĆØ il dolore che arriva, ma la seconda, la āsofferenza aggiuntaā, ĆØ quella che noi ci procuriamo attraverso ad esempio il rimuginio e lāautocritica.
Allora la nostra libertĆ di scelta sta proprio nello scagliare o meno questa seconda freccia!
Se noi combattiamo, ci arrabbiamo, facciamo di tutto per non accettare peggioreremo le cose….
Come sarebbe dunque se…
… se riuscissimo ad osservare la catastrofe che ĆØ sopravvenuta pensando che, anche se ci spaventa, raccogliendo le nostre forze riusciremo in qualche modo a gestirla, ad attraversarla, a trarre qualche insegnamento anche da questo…a sentire che il nostro corpo ĆØ saldamente ancorato al terreno e ci dĆ la forza per affrontare… (sviluppo delle risorse interne)
… se riuscissimo a prendere le distanze da alcuni pensieri negativi e a vederli come semplici frasi che scorrono, e non come la veritĆ (abilitĆ cognitive)
… se riuscissimo a stare nel qui e ora, senza correre nel futuro, ancorarci al nostro respiro…e accettare ciĆ² che avviene senza opporvi resistenza… (sviluppo di abilitĆ legate alla mindfulness)
… se riuscissimo a trattarci con gentilezza e compassione, invece che autocriticarci,Ā e a fare spazio alla sofferenza come parte inevitabile della condizione umana… (abilitĆ di self compassion)
Sarebbe sicuramente diverso, vero?Ā
Le abilitĆ elencate nellāesempio precedente hanno a che fare con lo sviluppo della resilienza.
Integrare le tecniche CBT di terza generazione
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Inoltre, nellāottica che siamo tutti esseri umani, nessuno escluso, abbiamo dedicato un webinar proprio ai terapeuti, con lāidea di proteggerci dalle fatiche legate ad una professione tanto intensaĀ Ā e appassionante quanto impegnativa.
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