Come insegnare Psicologia nelle scuole secondarie (Parte 1)

Stella Di Giorgio, Psicologa e tutor. http://www.110elode.net...
Come insegnare Psicologia nelle scuole secondarie

Come funziona il settore dell’insegnamento? Quante sono le possibilità di essere assunti come insegnanti? Ecco un mini-tutorial sui requisiti per insegnare e sulle modalità di ricerca del lavoro nell’insegnamento pubblico e privato.

Ci sono 4 principali contesti di insegnamento:

  1. le scuole secondarie pubbliche – come insegnante, se hai l’abilitazione all’insegnamento
  2. le scuole secondarie pubbliche – come supplente, se non hai l’abilitazione all’insegnamento
  3. le scuole secondarie private parificate
  4. le scuole private non parificate

In questa prima parte del tutorial ti presenterò i primi due contesti d’insegnamento possibili. A giugno pubblicheremo la seconda parte con i restanti due. Buona lettura.

1) Come insegnare Psicologia nelle scuole secondarie pubbliche

Corso Ondemand:
Corso Ondemand: “Strumenti operativi per entrare e lavorare come psicologo nella Scuola”. Docente: Patrizia Mattioli

La laurea in Psicologia consente di insegnare “Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione” nei licei sociopsicopedagogici, negli ITAS (Istituti Tecnici per le Attività Sociali) e in altri istituti professionali pubblici, come indicato dal Decreto Ministeriale 22/2005, che integra il Decreto Ministeriale 39/1998.

Questi due decreti contengono un elenco di “codici meccanografici”, cioè di sigle alfanumeriche  associate ai diversi insegnamenti. L’insegnamento di “Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione” è associato al codice 36-A, che quindi è il punto di riferimento “burocratico” per trovare informazioni all’interno del sito MIUR, fonte ufficiale per aggiornarsi sui continui cambiamenti del settore dell’istruzione pubblica.

Tuttavia, è possibile insegnare con la laurea in psicologia nelle scuole secondarie pubbliche solo in presenza di 2 requisiti. Vediamo quali sono.

 

I 2 requisiti per insegnare Psicologia nelle scuole secondarie pubbliche

a) Se sei laureato con il vecchio ordinamento quinquennale, per insegnare nelle scuole secondarie pubbliche occorre aver sostenuto 2 esami annuali in ciascuna delle seguenti aree: psicologia, pedagogia, sociologia, filosofia.  Se sei laureato con il nuovo ordinamento 3+2, occorre aver completato sia la triennale che il biennio di specialistica o magistrale e aver accumulato 24 crediti in ciascuna delle seguenti aree: psicologia, pedagogia, sociologia, filosofia.

Purtroppo spesso, sia nel vecchio che nel nuovo ordinamento, i piani di studio non includono i crediti necessari per l’insegnamento. Tuttavia, è possibile acquisirli dopo la laurea, iscrivendoti ai “corsi singoli”, cioè frequentando all’università soltanto il corso che ti occorre per raggiungere i crediti richiesti e poi sostenere il relativo esame. Il costo e le modalità di iscrizione ai corsi singoli variano in base alle sedi universitarie, quindi per avere informazioni occorre consultare il sito della Facoltà di Psicologia dove intendi acquisire i crediti mancanti.

 

b) Oltre ad avere il numero di esami o di crediti necessari nelle aree indicate, per insegnare nelle scuole secondarie pubbliche occorre l’abilitazione all’insegnamento, che è diversa rispetto all’abilitazione alla professione di psicologo.  Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, fino al 2008 occorreva frequentarela SISS – Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario. Poi è stata abolita e ora è stata sostituita con il TFA – Tirocinio Formativo Attivo.

 

Cos’è il TFA – Tirocinio Formativo Attivo?

Il TFA è il corso annuale per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie. Si accede tramite un concorso a numero chiuso, che si svolgerà per la prima volta a Luglio 2012. Il concorso prevede 3 prove: uno scritto a risposta multipla, un tema e un orale. Gli argomenti su cui vertono sono: filosofia, psicologia, sociologia, pedagogia.

Chi supera le prove, accede al TFA, con frequenza obbligatoria mattina e pomeriggio ed è costituito da:

  • insegnamenti di scienze dell’educazione;
  • tirocinio a scuola, con una fase osservativa e una di insegnamento attivo;
  • insegnamenti di didattiche disciplinari: Filosofia, Psicologia, Sociologia e Scienze dell’Educazione.

Il TFA si conclude con una “relazione di tirocinio” e un esame di abilitazione.

Tuttavia, dopo aver frequentato il TFA e ottenuta l’abilitazione all’insegnamento, non si viene assunti come insegnanti!!!

Ci si può solo inserire nella graduatoria di seconda fascia, quella dedicata agli abilitati all’insegnamento, che possono essere nominati per supplenze lunghe o brevi, e si può partecipare agli eventuali concorsi che potrebbero essere istituiti in futuro per reclutare insegnanti a tempo indeterminato, in base al fabbisogno regionale.

Riepilogando, per accedere all’insegnamento della disciplina 36-A Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione nelle scuole secondarie pubbliche, è necessario:

1) avere, nel proprio piano di studi, i crediti richiesti, nei settori richiesti, come elencato sopra;

2) avere l’abilitazione all’insegnamento, conseguita con la SISS oppure da conseguire con il TFA.

Poi ci inserisce in seconda fascia, per ottenere supplenze brevi e lunghe, e si partecipa agli eventuali concorsi a cattedra che verranno istituiti in futuro. Il percorso, quindi, è impegnativo, ma privo di garanzie di lavoro. La disciplina 36-A Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione conta già molti sovrannumerari, che hanno ottenuto in passato l’abilitazione con i concorsi e con le Siss, ma ancora non riescono ad essere assunti come insegnanti. Tuttavia, frequentare il TFA è oggi l’unica via per abilitarsi all’insegnamento nelle scuole pubbliche.

2) Come insegnare Psicologia nelle scuole secondarie pubbliche senza essere abilitati: le supplenze in terza fascia

Corso Ondemand:
Corso Ondemand: “Lo Sportello di Ascolto a Scuola”. Docente: Stella Di Giorgio

Se non hai l’abilitazione all’insegnamento (diversa dall’abilitazione come psicologo) e non vuoi conseguirla, ma hai i crediti richiesti dalla classe di concorso 36-A Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione, puoi comunque ricoprire le supplenze brevi alle scuole superiori, inserendoti nelle cosidette “Graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia” della scuola pubblica. La terza fascia è una graduatoria dedicata ai non abilitati, a cui si attinge per supplenze brevi.

Le graduatorie di terza fascia hanno validità triennale. Quelle attualmente in vigore sono relative agli anni scolastici 2011-2014, quindi verranno riaperte per il 2014. Per inserirsi occorre compilare appositi moduli scaricabili dal sito del Miur. I calcoli richiesti spesso però risultano difficili per chi non è addentro al settore scolastico e non conosce bene i criteri di assegnazione dei punteggi a esperienze formative e professionali. Dunque spesso ci si rivolge ai sindacati, che in occasione dell’apertura delle graduatorie offrono generalmente un servizio di supporto alla compilazione, gratuito o a pagamento.

E se non hai fatto in tempo a inserirti in terza fascia?

Se non hai fatto in tempo a inserirti nelle graduatorie di terza fascia relative al triennio 2011-2014, puoi comunque inviare una “domanda di messa a disposizione” alle scuole. Ciò significa che, pur non essendo abilitato né inserito in nessuna graduatoria, se le scuole a cui invii la messa a disposizione esauriscono la loro graduatoria di terza fascia, possono tenere in considerazione la tua domanda per affidarti una supplenza breve.

È un’evenienza rara, ma possibile, soprattutto nelle sedi di montagna o sulle isole oppure nelle regioni del Nord Italia. Dunque, scegliendo con accortezza le scuole a cui inviare la messa a disposizione, è possibile coltivare qualche speranza.

Per fare “domanda di messa a disposizione”, puoi cercare questa dicitura su Google e scaricare così un modello prestampato gratuito, da compilare e faxare a licei sociopsicopedagoci e ITAS o altri istituti che prevedano l’insegnamento 36-A.

 

Come vedi, l’argomento è piuttosto articolato ed a Giugno completeremo il quadro con la pubblicazione dei rimanenti due contesti di insegnamento.
Se vuoi condividere una riflessione a riguardo o porre domande di approfondimento puoi lasciare un tuo commento qui a fondo pagina.

Un caro saluto
Stella Di Giorgio

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0 thoughts on “Come insegnare Psicologia nelle scuole secondarie (Parte 1)

  • Salve, provo a riepilogare: i crediti necessari per “stare a posto” con i requisiti per un eventuale tfa su conseguono facendo gli esami universitari, non attraverso master, neanche pubblici, ma siccome ci possono essere mille postille giuridiche, conviene rivolgersi direttamente a tutti gli enti indicati nell’altro messaggio e agli organizzatori del master, per avere un documento scritto nero su bianco. Però se hai cmq già tutti i crediti richiesti nelle 4 aree, sei a posto e il problema non si pone. Per il sostegno, il percorso formale è diverso, non c’entra con le supplenze di psicologia in terza fascia nelle graduatorie di istituto. Siccome però ultimamente, in molte scuole, c’è grande richiesta di insegnanti di sostegno, e non riescono a trovarli attraverso il percorso formale, allora stanno prendendo in considerazione anche domande di messa a disposizione per il sostegno, inviate spontaneamente o persone che hanno dato disponibilità a questo, anche non avendo seguito il percorso formalizzato per il sostegno (su cui però non saprei delucidarti, non essendo il mio campo). Se quindi vuoi optare per il sostegno ma non hai seguito il percorso apposito, conviene dare la tua disponibilità alle scuole, proprio perché alcune, soprattutto al nord Italia, in mancanza di personale, stanno assumendo anche così.

  • Roberto says:

    Gent.ma Prof.ssa, in data 22/02/2017 Le ho scritto: ho una laurea magistrale in Psicologia, ho integrato con esami mancanti per l’abilitazione che non ho. Ho anche fatto un Master Universitario in DSA. Tutto questo mi abilità ad entrare nella 3 fascia come insegnante di sostegno? O a qualche altra opportunità sempre in ambito scolastico? Grazie.
    Lei gentilmente mi ha suggerito di fare un domanda di messa a disposizione. Nel forum inoltre leggo che relativamente ai crediti ottunuti con il Master Lei suggerisce di farsi rilasciare dagli organizzatori del Master una dichiarazione attestante che i suddetti crediti cono cmq validi ai fini dell’insegnamento di un eventuale tfa o di altre modalità. Questa dichiarazione in che cosa potrebbe essermi utile visto che sono già in possesso degli esami integrativi mancanti al mio corso di laurea specialistica per poter conseguire l’abilitazione disciplinare? La segreteria universitaria presso cui ho fatto il Master è tenuta a rilasciarla? Se dovessi in un futuro riuscire a conseguire l’abilitazione disciplinare il Master di II livello in DSA potrebbe servirmi per l’insegnamento di sostegno o non conta e cmq dovrei per forza frequentare un corso specifico abilitante al sostegno? Sinceramente la situazione non mi è affatto chiara. Grazie

  • Roberto says:

    Salve, ho una laurea magistrale in Psicologia, ho integrato con esami mancanti per l’abilitazione che non ho. Ho anche fatto un Master Universitario in DSA. Tutto questo mi abilità ad entrare nella 3 fascia come insegnante di sostegno? O a qualche altra opportunità sempre in ambito scolastico? Grazie.

    • Salve Roberto, l’inserimento in terza fascia e quello per il sostegno sono 2 cose diverse. Per la terza fascia, dove si attinge per supplenze, sono richiesti i crediti nelle aree indicate nell’articolo. Per il sostegno, è tutta un’altra procedura (altre modalità, requisiti, ecc),di cui però non mi occupo e su cui quindi non potrei aiutarti,ma sul sito del miur troverai le informazioni ufficiali e aggiornate. Inoltre, c’è maggiore bisogno di più insegnanti di sostegno nelle scuole primarie che di supplenti di psicologia alle secondarie. Per questo, se il tuo interesse è anche verso il sostegno, suggerisco di inviare una domanda di “messa a disposizione” (trovi il fac simile anche su google) alle scuole primarie, con cui comunichi la tua disponibilità a questo incarico, perché spesso, essendoci un grande bisogno, soprattutto nelle regioni del nord, si procede per chiamata diretta, anche attingendo alle domande di messa a disposizione. In bocca al lupo!

  • Cristian Rossetto says:

    Buongiorno e grazie dei preziosi consigli.
    Vorrei conferma di aver capito bene, essendomi laureato il 16/02/2001 per accedere al tfa devo avere sostenuto esami nelle 4 aree. Nei mio caso ho vari esami in psicologia, uno semestrale in sociologia e uno semestrale in pedagogia, quindi mi resta da cercare in facoltà di dare un esame in filosofia? Uno volta sostenuto questo posso sperare di fare il tfa o la legge “buonascuola” cambia qualcosa? Grazie in anticipo. Cristian

    • Salve Cristian, l’unità di misura non sono gli esami, bensì i crediti. Ad un esame possono essere abbinati tot crediti, che possono variare in base ali atenei: in alcuni gli esami semestrali del vecchio ordinamento corrispondono a 6 crediti, in altre a 10 crediti, ecc., dipende da tanti fattori. Quindi occorre chiedere alla segreteria studenti dell’università dove ti sei laureato di convertire i tuoi esami in crediti, di verificare a quanti crediti corrispondono, così da valutare quanti crediti hai in ciascuna delle 4 aree e quanti ne mancano. In genere, negli anni, si sono susseguite varie riforme, è cambiato il nome della classe di insegnamento, ma la sostanza è rimasta la stessa, cioè i crediti richiesti nelle 4 aree sono rimasti costanti, almeno fino ad adesso. Ora siamo in un momento di cambiamento politico, non si sa cosa succederà. Scrivo questa risposta a febbraio 2017, l’attuale governo è in carica da soli 2 mesi e poco più, quindi essendo un nuovo governo, ancora non si sa di preciso come provvederà al settore dell’istruzione, se ci saranno altre riforme o novità riguardo l’insegnamento, ecc. L’istruzione e l’insegnamento negli anni hanno subìto molte riforme, nell’avvicendarsi dei governi. Ora chissà. Nell’attesa di eventuali decisioni, interventi o cambiamenti, valuterei cmq a quanti crediti ammontano gli esami, così a prescindere da cosa decideranno, hai cmq una base chiara ;).

  • Rossana says:

    Salve,
    per colmare i crediti nelle diverse aree, posso sostenere degli esami che ho già nel mio piano di studi? Cioè, posso ad esempio ridare Sociologia Generale (SPS/07) andando a colmare i CFU mancanti?
    Grazie in anticipo

    • Salve Rossana, temo di no, poiché il CUN (Consiglio Universitario Nazionale, sito ufficiale http://www.cun.it) il 14 gennaio 2015 ha stabilito che: “L’esame è un atto pubblico, avente valore legale verbalizzato dalla Commissione, esso non può essere ripetuto se non a seguito del suo annullamento secondo le modalità e nei casi previsti dalla norma”. Questo come regola generale. Per essere sicura che venga applicata anche nel tuo caso specifico e per lo scopo specifico di raggiungere i crediti previsti per l’insegnamento, suggerirei di inviare email sia al CUN, sia alla segreteria dell’Università presso cui intendi sostenere gli esami, sia al Provveditorato agli studi della tua provincia. – Perché 3 email? – Per confrontare più risposte, in quanto spesso succede che anche trattandosi di fonti tutte ufficiali, ciascuno dia una sua interpretazione delle norme e poi perché, ricevendo risposte nero su bianco, in caso di contestazioni, puoi esibire il documento che riporta queste risposte, invece se chiedi informazioni al telefono, non avresti nulla di scritto, da documentare in caso di equivoci o di contestazioni. Visto cmq che la burocrazia italiana, e soprattutto scolastico, è molto complicata, eviterei alla radice qualsiasi problema, optando per esami diversi da quelli già sostenuti, sia nella denominazione, che per i programmi, così da prevenire qualsiasi appiglio formale che poi rischia di vanificare il tuo impegno.

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