Resilienza e Sopravvivenza: comprendere e curare il trauma intergenerazionale

Clara Mucci spiega come la migliore protezione contro i traumi, siano essi causati dall’uomo o da disastri naturali, sia l’attaccamento sicuro che si instaura tra il caregiver e il bambino.

Corso Ondemand

27,00  IVA inclusa

Corso attivo dal giorno 18/05/2024

Docenti:
Clara Mucci  

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La migliore protezione contro i traumi, siano essi causati dall’uomo o da disastri naturali, è l’attaccamento sicuro che si instaura tra il caregiver e il bambino. Oltre all’iperarousal – ovvero l’eccesso di stress che ha un impatto anche sul sistema immunitario e crea disregolazione degli affetti – la conseguenza più grave dei traumi è la dissociazione, una grave disconnessione tra tutti i livelli della mente e del corpo, che ha conseguenze anche sulla memoria.

La mente può non ricordare, ma il corpo sì, attraverso i ricordi somatici e la memoria implicita basata nel sistema limbico del cervello, soprattutto nell’amigdala, e in particolare nel cervello destro. Nell’Adult Attachment Interview, il “blocco della memoria” viene indicato come un segnale traumatico grave. Allo stesso tempo, la grave patologia psicologica e psichiatrica si basa su meccanismi dissociativi e non su meccanismi di rimozione. In particolare i traumi causati dall’uomo (mancanza di sintonizzazione; abusi, maltrattamenti e gravi privazioni; guerre, torture, stupri di massa e genocidi) dimostrano in forma massiccia gravi frammentazioni della psiche e livelli dissociativi.

L’importanza della base relazionale-affettiva

Il PTSD ha parzialmente riconosciuto la dissociazione come effetto traumatico, ma non distingue i traumi causati dall’uomo da quelli causati da disastri naturali. Inoltre, non ha ancora riconosciuto il complesso PTSD come attualmente descritto nel PDM-2 e nell’ICD-11.

Clara Mucci spiega come bisogna comprendere che la base relazionale-affettiva – a partire dalle prime relazioni – è sia la fonte di salute, come regolazione dell’affetto e sviluppo estetico, etico e spirituale della mente, sia la principale fonte di distruzione, il motore dell’aggressività e della rabbia contro il sé e l’altro che distrugge il “noi” collettivo e sociale. Solo allora possiamo arrivare a una politica che favorisca azioni come la cura del sé e dell’attaccamento, lo sviluppo della connessione interpersonale e socio-affettiva, e che alimenti la testimonianza, la memoria, la mentalizzazione empatica, l’etica e la cultura delle emozioni, l’estetica e la spiritualità come la meta-riflessività e la compassione. Inoltre, ciò che è danneggiato a livello relazionale deve essere riparato all’interno della relazione, attraverso pratiche di testimonianza incarnata (embodied witnessing) tra corpo, mente e cervello.

 

Obiettivi formativi del corso

In questo corso si affronta l’analisi dei traumi causati dall’uomo all’interno delle differenze psicopatologiche rispetto a quelle causate da disastri naturali, con particolare attenzione alla dissociazione. Si imparerà a fare una diagnosi dei livelli traumatici e delle conseguenze neurobiologiche e psicologiche. Inoltre il corso tratterà la riparazione specifica all’interno della relazione terapeutica implicata dal trauma, anche come trasmissione intergenerazionale.

 

Durata e modalità di fruizione del corso

La durata del corso è di 2 ore.

Il corso è disponibile in lingua INGLESE e in ITALIANO.

Docenti


Clara Mucci

Clara Mucci (PhD Emory University, Atlanta, USA; Dottorato di ricerca, Università di Genova) è Professore Ordinario di Psicologia Dinamica presso l’Università di Bergamo dopo essere stata per...
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