Il bisogno di genitorialità consapevole caratterizza le famiglie del nostro tempo: paure, ansie, preoccupazioni, bisogno di risposte nella convinzione di poter essere pronti, di poter controllare tutto ciò che appartiene alla funzione genitoriale.
I padri e le madri sono sempre più consapevoli che oggi, in una società caratterizzata da una richiesta continua di cambiamento, fare il genitore è un mestiere difficile. Educare un figlio comporta disponibilità a modificare il proprio stile di vita, in alcuni casi può mettere in discussione il rapporto col partner e rende più difficile occuparsi della propria realizzazione professionale.
I mutamenti che hanno interessato la società hanno investito anche i servizi all’infanzia dove l’utenza è sempre più differenziata per stili di vita e appartenenza culturale; inoltre la complessità della vita quotidiana condiziona pesantemente il vissuto delle famiglie penalizzate da ritmi sempre più compressi e dall’assenza di reti familiari: la vita di relazione si è ridotta, ma si è anche impoverita la rete di sostegno territoriale.
In questo scenario i servizi per l’infanzia (asilo nido, micronido, centro infanzia, baby parking, ludoteca, …) non vanno più visti nell’ottica semplicistica di erogatori di prestazione di “parcheggio”, cura o assistenza, ma come servizi orientatati al nucleo genitoriale. A questo scopo, a fianco alla tradizionale offerta pubblica si sono sviluppati una pluralità di servizi innovativi privati, aumentando la dimensione professionale dell’offerta educativa.
Con l’offerta del privato sociale, tali servizi hanno visto crescere una domanda educativa anche nei piccoli centri locali, nei quali la cura dei figli era tradizionalmente legata alla madre o ai nonni. Oggi, più che mai i servizi per l’infanzia rappresentano un’importante risorsa per l’intera famiglia. In questi luoghi i bambini imparano ad interagire con adulti e coetanei diversi dai familiari, sviluppano nuove competenze tramite attività didattiche specifiche e affrontano con più serenità e sicurezza l’ingresso alla scuola materna. Allo stesso tempo, i genitori trovano uno spazio accogliente di sostegno, ascolto, e condivisione rispetto alle difficoltà quotidiane legate all’educazione e alla crescita dei figli.
Lo psicologo può rappresentare un elemento chiave ed a valore aggiunto nei servizi per l’infanzia.
Per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie di oggi, tali servizi si avvalgono dell’esperienza e professionalità dello psicologo. Di fatto, all’interno di queste realtà lo psicologo può svolgere diversi servizi diventando così un valore aggiunto per la struttura. Nello specifico, può svolgere il ruolo di coordinatore, quindi di responsabile del personale educativo e di supervisore degli aspetti educativi, pedagogici e didattici dell’attività. Ma lo psicologo all’interno di un servizio per l’infanzia può anche proporre e gestire:
- Sportello famiglia
- Consulenza psicologica
- Parent Coaching
- Attività di supervisione
- Corsi formativi per genitori
- Workshop per educatori
Il mondo dei servizi per l’infanzia rappresenta un’attività attraente che permette allo psicologo di ampliare e differenziare il proprio campo di intervento.
A sostegno di quanto proposto, vi riporto una serie di contributi in PDF utili a meglio tratteggiare lo scenario, l’analisi della domanda di servizi per l’infanzia e – di conseguenza – le opportunità di servizio ed intervento per lo Psicologo:
- Il difficile accesso ai servizi di istruzione per la prima infanzia in Italia: i fattori di offerta e di domanda [2008, Banca d’Italia]
- Esiti scolastici e comportamentali, famiglia e servizi per l’infanzia [2010, Fondazione Giovanni Agnelli]
- L’offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia [2010, ISTAT]
- Servizi per la prima infanzia, Rapporto del Piano nidi [2012, Minori.it / Istituto degli Innocenti]
0 thoughts on “Genitorialità consapevole e servizi per l’infanzia”
elisa says:
Proposta interessante,ho appena aperto un centro ludo-educativo con colleghi educatori,credo molto in questo ambito e la mia formazione psicoterapeutica funzionale mi è di grande aiuto sia per la sua teoria incentrata sullo sviluppo del bambino sia per la sua
tecnica.
matteo says:
una proposta di grande attualità