I bambini sono in grado di comprendere la malattia?

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In condizioni di supporto adeguate, i bambini sembrano essere in grado di comprendere la malattia ed attuare comportamenti per evitare il contagio.

I bambini vivono la malattia come una sorta di ā€œpausa dolorosaā€ nella loro normale vita fatta di giochi, interazioni sociali, impegni. Per i bambini vivere un periodo di malattia vuol dire interrompere la loro continua ricerca di serenitĆ , svago, momenti di crescita.

Comprendere la malattia in base alle fasi dello sviluppo dei bambini

La malattia assume un significato diverso a seconda dellā€™etĆ  del bambino. Possiamo indicare due modelli che tentano di spiegare la comprensione della malattia nel bambino, in particolar modo per quanto concerne nellā€™evoluzione della sua comprensione (Capurso,2019; Eiser,1985):
  1. modello stadiale
  2. modello ā€œdinamicoā€

Il modello stadiale

Alla prima categoria appartiene il modello che si rifĆ  alla teoria degli stati evolutivi di Piaget (Piaget, 1953). In base a tale modello, la comprensione della malattia nel bambino avviene seguendo alcune tappe di sviluppo, uguali per ogni soggetto.
Nella sua teoria stadiale, Piaget identifica i seguenti stadi di sviluppo:
  • 0-2 anni: stadio sensomotorio
  • 2-6 anni: stadio preoperatorio
  • 6-12 anni: operatorio concreto
  • 12 anni in poi: operatorio formale
Secondo la teoria piagetiana, i bambini riescono a comprendere i concetti legati alla malattia attraversando, in modo ordinato, gli stadi prefissati e il passaggio allo stadio successivo presuppone il consolidamento dello stadio precedente. In base a tale ottica, un bambino che si trova nello stadio preoperatorio non potrĆ  avere gli strumenti cognitivi per la comprensione tipica di un bambino di 8 anni.
Come facilmente intuibile, la rigiditĆ  stadiale non puĆ² che essere limitativa, non soltanto per la spiegazione sullo sviluppo psico-fisico e sociale del bambino, ma pone anche forte limitazioni circa gli obiettivi da porsi per incrementare tale sviluppo.

Il modello dinamico

Il modello definito ā€œpiĆ¹ dinamicoā€ invece, pur riconoscendo nella teoria piagetiana un fondamento della psicologia dello sviluppo, ha posto le basi per lā€™avvio di critiche e revisioni costanti (Carugati & Selleri, 2005).
Lā€™approccio costruttivista rappresenta il superamento delle teorie piagetiane. Si tratta di un approccio flessibile, duttile, il quale pone lā€™attenzione non soltanto allo sviluppo fisico del bambino, ma anche sul ruolo del contesto sociale, culturale, esperienziale come elementi costruttivi dello sviluppo del soggetto.
In base a tale approccio, se un bambino viene accompagnato, nel suo processo di comprensione, da un adulto competente, lui stesso diventerĆ  un bambino competente. Lo scaffolding (David Wood, Bruner & Ross, 1976) rappresenta, in senso figurato, le funzioni che un caregiver deve avere nelle sue funzioni di tutor dello sviluppo. Il significato a ciĆ² che succede intorno al bambino deve essere co-costruito, in modo che la maturazione avvenga in modo naturale ed eliminando ogni pericolo di distorsione della comprensione.

Evidenze sperimentali sulla capacitĆ  dei bambini di comprendere la malattia

Michael Siegal (Siegal, 1988) in uno studio condotto nel 1988 ha sperimentato diverse situazioni per verificare la capacitĆ  dei bambini di comprendere il concetto di contagio come cause di alcune malattie. Attraverso la proiezione di filmati, racconto di storie, anche i bambini piĆ¹ piccoli possedevano conoscenze circa la possibilitĆ  di contagio e dunque di insorgenza della malattia dovuta ad esso. In virtĆ¹ di tale conoscenza, lo stesso autore concluse che anche in etĆ  precoce (scuola dellā€™infanzia), i bambini erano in grado di mettere in atto azioni di auto-tutela nei confronti del contagio.
Se si creano le condizioni sociali, relazionali, cognitive, di supporto adeguate, anche i bambini saranno in grado di esprimere conoscenze ed attuare comportamenti adeguati per evitare malattie da contagio.

Bibliografia

Capurso, M.(2019). Communicating diagnoses and therapies to children. Quaderni acp,26 (4)
Carugati, F., & Selleri,P. (2005). Psicologia dellā€™educazione. Bologna: Il Mulino.
Eiser,C. (1985). The psychology ofĀ  childhood illness: Springer-Verlag
Piaget,J. (1953). The origin of intelligence in the child. London; Routledge & Paul
Siegel, M. (1988). Childrenā€™s Knowledge of contagion and contamination as causes of illness. Child development, 59 (5), 1353-1359.
Wood, D., Bruner, J.S., & Ross, G. (1976). The role of tutoring in problem solving. Journal of Child psychology and Psychiatry, 17 (2), 89-100
Fonte: StateofMind.it

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