L’esplorazione e il coinvolgimento dei sistemi umani che circondano l’utente è una delle principali caratteristiche che possiamo ritrovare nell’approccio sistemico relazionale.
Ciò significa puntare ad ampliare il punto di vista su quello che sta accadendo al soggetto portatore di un problema o di un disagio (il cosiddetto paziente designato), spostando il focus dal singolo individuo al contesto in cui è inserito.
Comprendere i sistemi che ruotano attorno al nostro utente, in ambito sportivo all’atleta, ci permette di avere una visione chiara delle risorse non solo personali, ma anche familiari, di squadra, societarie e relazionali offerte dalla rete di sostegno presente attorno all’individuo e che possono rivelarsi fondamentali nell’affrontare i compiti di sviluppo e gli eventi critici tipici dei periodi cerniera che caratterizzano i passaggi tra gli stadi del ciclo vitale (Carter e McGoldrick, 1980).
A partire dal lavoro di assessment, dove è possibile avvalersi dell’ausilio di validi strumenti che consentono di esaminare, strutturare e organizzare le informazioni che desideriamo raccogliere, può risultare utile l’utilizzo dell’ecomappa (Hartmann, 1978) .
L’ecomappa nasce nell’ambito dei servizi psicosociali come strumento per valutare le risorse relazionali dell’individuo. Si tratta di uno strumento grafico in cui viene riprodotta la mappa dei sistemi che hanno una relazione con la persona e la sua famiglia al fine di ottenere una rappresentazione grafica del sistema ecologico familiare.
Viene chiesto alla persona di disegnare un cerchio in cui posizionare se stesso e di collocare intorno ad esso gli individui o i gruppi di individui con i quali ritiene esista una relazione significativa in diversi cerchi. Successivamente viene chiesta un’opinione sulla qualità della relazione e sul tipo di risorse mediate da ciascuna relazione (Cancrini, Mazzoni, 2001).
Le relazioni possono essere indicate con segni (tratteggio, spessore della linea) o colori diversi per identificare diverse intensità (relazione forte, debole o incerta) o diversa qualità (relazione conflittuale, positiva, stressante, etc), mentre l’indicazione della direzione della freccia fornisce informazioni su relazioni unidirezionali (per es. Marianna stima la maestra ma non con c’è stima reciproca) o bidirezionale (per es. una forte alleanza tra due giocatori) sia rispetto ad qualità positive (una relazione che fornisce aspetti positivi ed energia) che negativi (una relazione che drena energia e ce ne priva).
La persona che si pone al centro può collocare nei cerchi attorno a sé interi sistemi (per es. la squadra di softball, la classe, etc) ma anche collocare in un cerchio a sé stante una specifica persona di quel sistema (la compagna di squadra Marika con la quale ha un legame più significativo).
Inoltre, in ambito sportivo, l’ecomappa può essere utilizzata con l’obiettivo di esplorare gli altri sistemi significativi che è possibile coinvolgere in un intervento, oppure può essere utilizzata per rendere le persone consapevoli della propria rete di sostegno o, al contrario, della sua carenza e dell’importanza di rinforzarla.
Disegnare le relazioni permette di visualizzare e considerare la rete sociale sulla quale il soggetto può contare ed eventualmente stabilire se sia necessario progettare un intervento mirato al suo potenziamento. Inoltre consente di esaminare le risorse emotive e relazionali da cui la persona può essere supportata.
Questo strumento può essere utile come già espresso in fase di assessment, tuttavia anche in momenti successivi può rivelarsi utile. Infatti la possibilità che venga aggiornato a distanza di tempo consente di monitorare gli eventuali cambiamenti.
Per approfondire il tema dell’utilizzo dell’ecomappa in ambito sportivo, segui il corso:
Il Modello Sistemico Relazionale applicato allo Sport
Riferimenti bibliografici:
Brofenbrenner, U. (1976). Ecologia dello sviluppo umano. Bologna: Il Mulino.
Cancrini, M.G., Mazzoni, S. (2001). I contesti della droga. Storie di esplorazione, autoterapia e sfida: un approccio psicologico al fenomeno delle dipendenze attraverso la complessità. Milano: Franco Angeli
Carter, E.A., McGoldrick, M. (1980). The family life circle and family therapy: a framework for family therapy. New York: Gardner Press.
Hartmann, A. (1978). Diagrammatic assessment of family relationship. Social Casework, 59, 465-476.
Kennedy,V. (2010). Ecomaps. MAI Review, (3).