La comunicazione online. Vecchi e nuovi strumenti per nuove alleanze terapeutiche

Valentina Albertini
Valentina Albertini, psicologa, psicoterapeuta, ĆØ Didatta, Ricercatrice e membro del Comitato di Coordinamento del Centro Studi e Applicazione della Psicologia Relazionale di Prato (CSAPR). ƈ didat...
L’emergenza Coronavirus ha obbligato tutti (o quasi) gli psicologi a implementare l’utilizzo di modalitĆ  online di lavoro con i propri pazienti. In maniera piĆ¹ o meno evidente ciascuno ha sperimentato il cambiamento: sia i colleghi giĆ  pratici, che quelli un tempo scettici, i quali per corrispondere ai vari decreti ministeriali si sono visti costretti ad informarsi velocemente e a tecnologizzarsi con rapiditĆ  per migliorare la comunicazione online all’interno del proprio contesto terapeutico.

Parallelamente a questo, abbiamo visto aumentare nel web i consigli per gestire al meglio questo passaggio, la maggior parte dei quali incentrati su dinamiche tecnologiche o burocratiche, che sono ovviamente importanti, ma non bastano per garantire un buon setting online.

Strumenti e accortezze da utilizzare nella comunicazione online

Ovviamente mantenere intatte tutte le regole del Codice deontologico, nonchĆ© tutte le accortezze riferite alla normativa della privacy ĆØ essenziale, cosƬ come garantire l’utilizzo di strumenti online che utilizzino una crittografia end-to-end e possano garantire una certa sicurezza nelle comunicazioni (Skype, Whatsapp, Gmail, google duo ecc…).
Ma bastano questi elementi per garantire che online si faccia una terapia? Sostenere questo sarebbe come dire che in un incontro faccia a faccia rispettate le regole di legge e le indicazioni dellā€™Ordine la terapia fosse giĆ  garantita.
E invece, ancora una volta, il nostro mestiere si scopre speciale, e sente la necessitĆ  di adattare alla propria specialitĆ  gli strumenti di comunicazione quotidiana, che non sono solo le videochiamate tanto utilizzate in questo periodo, ma anche altri strumenti quali il telefono, le chat, le mail e gli SMS.
Integrare tutti questi strumenti nel setting non ĆØ una questione semplicemente tecnica, ma afferisce a dinamiche cliniche alle quali bisogna fare molta attenzione.

Il setting via videochiamata

Per quanto riguarda il setting via videochiamata, ad esempio, non basta imparare a conoscere una piattaforma o avere i moduli privacy adatti. E’ necessario valutare le proprie competenze e, perchĆ© no, anche le proprie insicurezze. La letteratura condivide infatti l’idea che la terapia online non sia un setting piĆ¹ facile, ma sia in realtĆ  una situazione relazionale piĆ¹ complicata da gestire.
Inoltre, questo tipo di setting puĆ² non essere adatto a tutti i pazienti, e la sua applicabilitĆ  va valutata caso per caso. Da ultimo, bisogna tenere in conto che fare terapia online non ĆØĀ  piĆ¹ “facile” che in presenza. I colleghi che utilizzano questa modalitĆ , condividono la necessitĆ  di conoscere bene la gestione del setting in presenza prima di passare alla modalitĆ  online. Ci possono essere infatti molte piĆ¹ cose da osservare e differenti dinamiche relazionali da gestire in un setting online, nel quale senza volerlo la nostra “invasione” nello spazio privato del paziente ĆØ maggiore, e ci sono alcuni elementi tipo la parte emotiva, certe sfumature della voce o del comportamento non verbale, che diventano di piĆ¹ difficile accesso.

Esempi passati e opportunitĆ  per il futuro

Ci sono poi altri strumenti di comunicazione che utilizziamo quotidianamente ma che hanno delle implicazioni diverse se inserite all’interno del setting.
GiĆ  negli anni ’50 ad esempio si discuteva dell’opportunitĆ  o meno di telefonare ai pazienti di fronte a momenti particolari della vita (malattia, trasferimento ecc..). Come e quanto utilizzare il telefono ĆØ ancora oggi una questione clinica da tenere presente.
Immaginiamoci poi quanto sia cambiata la comunicazione nel setting da quando abbiamo cominciato a scambiarci SMS con i nostri pazienti, o ad accettare o meno o vocali inviati tramite WhatsApp.
Oppure, lo sapevate che esistono dei protocolli per condurre una intera terapia utilizzando solamente le email? Sembra un setting di difficile conduzione, eppure molti colleghi hanno sperimentato con successo questa modalitĆ . di comunicazione online,
Il nostro ĆØ un mestiere che deve stare nel mondo, e imparare a integrare nel setting gli strumenti che il mondo ci offre.
Tutto questo va ovviamente fatto tenendo presente le peculiaritĆ  del lavoto che facciamo, consapevoli che “non si puĆ² non comunicare” e che quindi ogni nostra parola, risposta, o silenzio acquisirĆ  un valore e un peso relazionale nel setting che ogni psicologo dovrĆ  essere in grado di valutare e gestire.

Breve bibliografia di riferimento

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One thought on “La comunicazione online. Vecchi e nuovi strumenti per nuove alleanze terapeutiche

  • mortara.cristina says:

    Grazie per l’interessante articolo. Avrei una domanda: qual ĆØ il riferimento bibliografico che documenta i protocolli per le terapie via mail?

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