La Prospettiva Ecologica nella relazione genitore-figlio e nel coinvolgimento allo sport

Autore: Sergio Costa
Sono uno psicologo di Roma specializzato nella psicologia dello sport, grazie a diversi Master e Corsi sulle tematiche dell'integrazione sociale, nonchè sull'ottimizzazione della prestazione. T...
genitore e sport

Cosa dice la ricerca sul rapporto genitore e sport

Sebbene la stragrande maggioranza della ricerca sul ruolo del genitore nello sport sia stata condotta in contesti giovanili, lavori recenti suggeriscono che continuano ad avere un ruolo significativo nella vita sportiva dei loro figli anche durante l’adolescenza e oltre, svolgendo un ruolo attivo nel promuovere esperienze e risultati positivi attraverso lo sport (Holt, 2016).

Infatti, nonostante l’adolescenza sia il periodo in cui i giovani iniziano ad allontanarsi dai propri genitori e a diventare più dipendenti dai loro coetanei, per acquisire informazioni sulle proprie competenze (Recchia, Wainryb e Pasupathi, 2013), le ricerche hanno evidenziato che i genitori risultano comunque avere un’influenza continua durante gli anni dell’università (Arnett, 2000; 2015).

Malgrado i modelli di comunicazione genitore-figlio possano essere cambiati, ad esempio non si condivide più tutto con loro, i figli continuano a fare affidamento sui genitori come figure di supporto quando affrontano le varie avversità e difficoltà.

 

Il coinvolgimento del genitore nel contesto dello sport

In generale, il coinvolgimento dei genitori è definito come la combinazione di impegno e partecipazione attiva da parte degli stessi nei confronti del bambino e dei suoi bisogni (LaBahn, 1995).

In particolar modo, nel contesto sportivo, Stein, Raedeke e Glenn (1999), hanno definito il coinvolgimento dei genitori come il tempo, le aspettative, l’energia e le risorse finanziarie che investono nella partecipazione sportiva dei loro figli. Tale tipo di attività può essere percepita dai bambini sia come sostegno che come pressione (Dorsch et al., 2016c; Harwood & Knight, 2016).

Infatti, mentre un atleta può sentire una pressione eccessiva da parte di un padre moderatamente coinvolto, un altro lo può percepire come elemento di sostegno, malgrado il comportamento risulti essere lo stesso.

 

La prospettiva ecologica e relazione genitore-figlio nello sport

In linea con la prospettiva ecologica di Bronfenbrenner (1979, 1999), entrambe queste relazioni genitore-figlio sono modellate dai contesti sportivi prossimali e distali in cui avvengono le interazioni. Nello specifico, l’autore ha ipotizzato che i contesti in cui un individuo vive influiscono lo sviluppo della relazione e sono guidati da processi complessi e reciproci che coinvolgono non solo gli attori all’interno dell’ambiente immediato, ma anche i contesti che lo circondano (Bronfenbrenner & Morris, 1998).

In altre parole, non è solo la presenza di un genitore in una partita che può influire sull’esperienza di un bambino, ma è anche la qualità del rapporto tra il figlio e il genitore stesso, l’interazione tra lui e gli allenatori, il risultato della partita, o anche le convinzioni genitoriali percepite dal bambino attraverso i vari comportamenti del genitore fuori dal campo.

 

Le aspettative del genitore nel contesto dello sport

Se ci pensiamo bene, anche le aspettative del genitore svolgono un ruolo fondamentale in questo processo, determinando sia la relazione che il grado di controllo o libertà nei confronti dei loro ragazzi, nello specifico:

  • Se si definiscono limiti e aspettative senza l’input dei propri figli, ad esempio, si dice che i genitori dimostrino livelli più elevati di controllo comportamentale, monitoraggio e autorità (Barber, 1996).
  • Nel caso in cui invece i genitori mantengono aspettative elevate ma realistiche, creano un clima caldo e favorevole di fronte alle difficoltà, sono descritti in letteratura come autorevoli (Baumrind, 2013).

Nonostante ciò, ciascun comportamento può sempre avere ricadute differenti sui vissuti e le esperienze dei ragazzi all’interno del contesto sportivo.

 

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Bibliografia

Arnett, J. J. (2000). Emerging adulthood: A theory of development from the late teens through the twenties. American Psychologist, 55, 469-480.

Arnett, J. J. (2015). The oxford handbook of emerging adulthood. New York, NY: Oxford University Press.

Barber, B. K. (1996). Parental psychological control: Revisiting a neglected construct. Child Development, 67, 3296-3319.

Baumrind, D. (2013). Authoritative parenting revisited: History and current status. In R. E. Larzelere, A. S. Morris, & A. W. Harrist (Eds.), Authoritative parenting: Synthesizing nurturance and discipline for optimal child development (pp. 11-34). Washington, DC: American Psychological Association.

Bronfenbrenner, U. (1979). Contexts of child rearing: Problems and prospects. American Psychologist, 34, 844-850.

Bronfenbrenner, U. (1999). Environments in developmental perspective: Theoretical and operational models. In F. Last (Ed.), Measuring environment across the life span: Emerging methods and concepts (pp. 37-43). Washington DC: American Psychological Association.

Bronfenbrenner, U., & Morris, P. A. (1998). The ecology of developmental processes. In W. Damon & R. M. Lerner (Eds.), Handbook of child psychology: Theoretical models of human development (pp. 993-1028). Hoboken, NJ: Wiley.

Dorsch, T. E., Lowe, K., Dotterer, A. M., & Lyons, L. (2016a). Parent involvement in young adults’ intercollegiate athletic careers: Developmental considerations and applied recommendations. Journal of Intercollegiate Sport, 9, 1-26.

Dorsch, T. E., Lowe, K., Dotterer, A. M., Lyons, L., & Barker, A. (2016b). Stakeholders’ perceptions of parent involvement in young adults’ intercollegiate athletic careers: Policy, education, and desired-student-athlete outcomes. Journal of Issues in Intercollegiate Athletics, 9, 124-141.

Dorsch, T. E., Smith, A. L., & Dotterer, A. M. (2016c). Individual, relationship, and context factors associated with parent support and pressure in organized youth sport. Psychology of Sport and Exercise, 23, 132-141.

Harwood, C. G., & Knight, C. J. (2016). Parenting in sport. Sport, Exercise, & Performance Psychology, 5, 84-88.

Holt, N. L. (Ed.). (2016). Positive youth development through sport. London, UK: Routledge.

Recchia, H., Wainryb, C., & Pasupathi, M. (2013). Two for flinching: Children’s and adolescents’ narrative accounts of harming their friends and siblings. Journal of Child Development, 84, 1459-1474.

Stein, G. L., Raedeke, T. D., & Glenn, S. D. (1999). Children’s perceptions of parent sport involvement: It’s not how much, but what degree that’s important. Journal of Sport Behavior, 22, 591-601.

 

Sergio Costa

Psicologo dello Sport

PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche

Preparatore Mentale FIT

SergioCostaPsicologoSport.com

 

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