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Mindful Eating: la vera storia di una Psicologa come te

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, giornalista. Membro del Center for Mindful Eating, istituzione fondata da Jean Kristeller e colleghi per la diffusione della cultura e delle tecnic...
mindful eating psicologa

In che modo posso essere di aiuto ad un cliente che lotta da tanti anni con il cibo e l’alimentazione?

Come posso concretamente aiutare quelle persone che non riescono a trovare soddisfazione attraverso il proprio corpo e durante i pasti?

Come si fa a vivere serenamente il proprio rapporto con il cibo e come si insegna ad uscire da quel tunnel di condizionamenti e compulsioni che riguardano il cosa è bene mangiare e cosa no, quanto si dovrebbe pesare, come si dovrebbe apparire e quanto bisognerebbe mangiare?

Gli psicologi rappresentano per molte persone – soprattutto quelle che hanno un approccio prescrittivo all’alimentazione – la luce in fondo al tunnel, in una vita dove anche un atto semplice, naturale ed istintivo come mangiare è diventato un problema da risolvere – e per molti, un problema esistenziale. Ma ecco che sorgono gli interrogativi di cui sopra, sintetizzabili in:

Come posso essere un professionista competente in questo campo?

C’era una volta una giovane studentessa in Psicologia con alle spalle una consistente formazione coreutica. Nel corso degli anni, aveva avuto ripetuti contatti, giornalieri e prolungati, con insegnanti ed allieve come lei, apparentemente ossessionati dalla matematica: percentuali (di grassi), operazioni semplici (addizioni e sottrazioni al fabbisogno energetico giornaliero), fino ad equazioni complesse per determinare il perfetto Indice di Massa Corporea. E c’erano dei premi per le studentesse più preparate: un bel voto affisso in bacheca all’ingresso pubblico dell’accademia, in modo che chiunque varcasse la soglia della scuola, potesse ammirare e contemplare il brillante rendimento anoressizzante delle allieve – che tutte le prendessero ad esempio!

La nostra giovane ballerina-aspirante psicologa, stanca di quello che le sembrava un campo di concentramento decorato con tulle e lustrini, si promise che, crescendo, avrebbe lavorato per tirare fuori da quella follia quante più persone possibili. E cominciò da se stessa. Scalzò le sue scarpette da punta rosa confetto, fece una scenata imbarazzante di fronte ai maestri e si ritirò ufficialmente dall’accademia, rinunciando, così, al diploma.

Trascorsero gli anni. La nostra eroina si laureò, fece tutta la trafila fino all’abilitazione professionale, dopodiché mantenne la sua promessa: imparò tutto quanto era necessario su cibo, alimentazione e comportamento alimentare, compresa quella che in Italia rappresenta ancora una novità – o quasi – la Mindful Eating.

Cos’è la Mindful Eating?

In breve si potrebbe dire che la Mindful Eating è uno stile di vita, la cui principale peculiarità è il graduale decondizionamento da tutte quelle fesserie che ci hanno insegnato sull’alimentazione dal giorno in cui abbiamo messo piede su questo mondo.

Così, la nostra impavida eroina, oramai psicologa e specializzanda in TCC, vi si sottopose per prima. Poi toccò alla sua socia nutrizionista. Poi agli amici prossimi. Ed infine ai propri clienti. Entusiasta dei risultati, pensò che quante più persone possibili dovessero avere l’occasione di rinascere a nuova vita. Così, propose un piccolo esercizio di Mindful Eating (uno dei tantissimi!) agli allievi della classe sul comportamento alimentare in caso di patologie metaboliche di Formazione Continua In Psicologia. E fu subito amore! Si rese dunque necessaria l’apertura di un’aula dedicata: una, poi due, tre, quattro… fino alla prossima

Nel corso degli anni, la nostra cara (lo spero, visto che si tratta della sottoscritta!) protagonista si è specializzata in TCC, è diventata membro a vita del Centro di Mindful Eating americano fondato da Jean Kristeller (l’ideatrice del primo protocollo di Mindful Eating universalmente validato dalla comunità scientifica) ed ha scritto un libro sull’argomento – Mindful Eating, Una Metodologia Innovativa per Regolare il Rapporto con il Cibo.

La comunità di professionisti che hanno deciso di unirsi a questa causa e di lavorare con la Mindful Eating cresce sempre più, con grande soddisfazione dei clienti – che finalmente hanno la possibilità di lasciare andare i frutti di una lunga diseducazione alimentare – e dei professionisti – ed anche mia, che da molti anni mi dedico a questa causa.

Se anche tu vuoi unirti all’esercito di professionisti che desiderano concretamente aiutare i propri clienti ad affrancarsi dalla schiavitù del cibo e dei condizionamenti alimentari, ti invito a leggere il programma QUI del corso, sicura che non te ne pentirai.

Verso una grande comunità di mangiatori consapevoli e felici! To be continued…

 

Dott.ssa Teresa Montesarchio

Psicologa e Psicoterapeuta in TCC

Lifetime Member The Center for Mindful Eating

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