Parent Coaching: una tecnica efficace anche nei percorsi formativi per genitori

Sono psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale e mediatore familiare e dei conflitti relazionali. Svolgo la libera professione presso il mio studio a San Donà di Piave (Ve), oltre a...
Parent Coaching una tecnica efficace

Nella pratica professionale, mi capita sempre più spesso di osservare genitori in difficoltà nel fornire risposte e/o comportamenti adeguati nei confronti dei loro figli. Di fronte alle richieste dei genitori di trovare nuove strategie per educare i propri figli, di migliorare la relazione con gli stessi, laddove ci siano alcune condizioni fondamentali, propongo il Parent Coaching.

La possibilità, da parte del genitore, di scoprire capacità e attitudini nascoste e il sentirsi protagonista del cambiamento permette di raggiungere obiettivi che in un primo momento sembravano vette troppo elevate da scalare. Le competenze sociali rappresentano la base necessaria per il benessere psicologico dell’individuo e per mantenere sane interazioni sociali con gli altri.

Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unione Europea si sono mobilitate per promuovere sempre più dei progetti che favoriscano lo sviluppo delle Life Skills nell’intera popolazione, partendo dai bambini agli adolescenti. Spesso questi progetti hanno coinvolto le nuove generazioni ma non hanno interessato chi si trova ad avere la responsabilità e un ruolo strategico nell’educazione dei giovani stessi.

Corso Online: Parent Coaching: una tecnica efficace per il sostegno alla genitorialità
Corso Online: Parent Coaching: una tecnica efficace per il sostegno alla genitorialità

Il Parent Coaching permette ai genitori di creare strumenti e modalità utili all’auto sviluppo e alla costruzione di una sana e potenziante relazione genitore – figlio. In questo contesto, lo psicologo è un esperto nella comunicazione e nella gestione delle relazioni interpersonali, che siede accanto al genitore per supportarlo a trovare una modalità funzionale nel rapporto con i figli. A tal proposito, racconto di un’esperienza significativa sviluppato lo scorso anno assieme ad una collega.

Considerati i risultati positivi ottenuti nel lavoro con le singole coppie genitoriali, abbiamo pensato di applicare tale strumento anche nei percorsi formativi per genitori. L’obiettivo era di potenziare e valorizzare le risorse individuali e genitoriali di cui ciascuno è portatore e che, a volte, fatica a riconoscere e/o esprimere, ma anche di favorire l’acquisizione di specifiche competenze educative e delle annesse capacità di auto-valutazione e auto-monitoraggio.

Il progetto accoglieva un numero minimo di due coppie e un massimo di quattro. I genitori interessati dovevano compilare una scheda di iscrizione e partecipare ad un colloquio preliminare gratuito di valutazione. Abbiamo ritenuto opportuno conoscere la situazione di partenza di ciascuna coppia, per creare un gruppo piuttosto omogeneo in termini di difficoltà percepite e età dei figli.

Siamo riuscite ad attivare il gruppo con 3 coppie che avevano figli preadolescenti e adolescenti, in cui la difficoltà principale consisteva nella gestione del conflitto, nel far rispettare le regole, trovare nuove strategie educative e aiutare i propri figli ad affrontare i molteplici cambiamenti fisici. La metodologia di lavoro prevedeva diversi momenti:

  • brevi spiegazioni teoriche, per favorire una maggiore comprensione della problematica presentata dai figli (per esempio, cenni teorici sulla dinamica del conflitto, l’emotività, il significato del gruppo dei pari, le caratteristiche di questa fase di crescita);
  • visione di filmati, esercizi e role playing in coppia e/o in gruppo finalizzati al confronto e allo scambio reciproco tra i partecipanti (per esempio, visione di uno spezzone di film in cui c’è il conflitto tra genitori e figlio, un esercizio per valutare la capacità di fidarsi dell’altro, un altro per tornare adolescenti, altri invece per scoprire le proprie potenzialità)
  • Homeworks, ovvero esercizi da svolgere a casa, che hanno lo scopo di poter mettere in pratica quanto appreso (la maggior parte dei compiti hanno a che fare con la relazione, fiducia, comprensione e provocazione).

Attraverso i role playing, i genitori sono riusciti a confrontarsi e assumere nuovi punti di vista, ma anche individuare potenzialità e limiti di cui non erano a conoscenza. Allo stesso modo, le attività svolte a casa hanno permesso di “concentrarsi” sulla modalità relazionale più o meno adeguata e di imparare a leggere i diversi vissuti emotivi dei figli.

L’esperienza, durata 6 incontri con una cadenza quindicinale, ha permesso ai genitori di sentirsi più autonomi e sicuri, di acquisire capacità di problem solving e di lettura delle situazioni. E’ stato un percorso positivo e significativo in termini di apprendimento e di vissuti emotivi, sia per le coppie che per noi conduttori che abbiamo potuto costatare quanto questo strumento sia efficace.

Concludo con il pensiero di Bruno Bettelheim, secondo il quale, non bisogna cercare di essere genitori perfetti o, tantomeno, aspettarsi che perfetti siano i figli. Il segreto sta nell’essere un genitore “quasi” perfetto, cercare di comprendere le ragioni dei propri figli, mettersi nei loro panni, costruire con loro un profondo e duraturo rapporto di comunicazione emotiva e affettiva.

Solo questo scambio paritario consente di riconoscere, affrontare e risolvere i problemi che via via si presentano nella vita quotidiana della famiglia: dalle collere e dai capricci ai terrori notturni della prima infanzia, dal rifiuto della scuola alle ribellioni adolescenziali, dalla questione della disciplina a quella delle punizioni, dalle prime esperienze e dal gioco sino alla costruzione dell’identità del bambino.

Articoli correlati

EMDR - Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari
Perché l’EMDR è usato per il trattamento del PTSD?
L’EMDR è una forma di psicoterapia particolarmente utilizzata, con efficacia, nel trattamento...
EMDR - Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari
Gli aspetti integrativi unici dell’EMDR
Esistono centinaia di psicoterapie, ma non tutte sono uguali. La terapia EMDR potrebbe essere...

0 thoughts on “Parent Coaching: una tecnica efficace anche nei percorsi formativi per genitori

  • Buongiorno, sono interessata al corso ma ne sono venuta a conoscenza soltanto oggi. Vorrei sapere se c’è modo di partecipare ugualmente.
    Grazie
    Serena

  • Manuela says:

    sono interessata al corso di parent coaghing. Ho bisogno di conoscere date e orari per verificare la mia disponibilità.
    Grazie

    • Maria Assunta Giusti says:

      Salve Manuela,
      per conoscere le date questo il link del corso:
      https://formazionecontinuainpsicologia.it/corso/parent-coaching-sostegno-alla-genitorialita/
      i nostri corsi online prevedono una modalità sincrona che è quella della lezione live, ed una asincrona che è quella dell’aula virtuale moodle, dove siete invitati a creare un account.
      Nell’aula virtuale Moodle troverete tutto il materiale, slide e strumenti previsti dal corso che potrete scaricare. Inoltre il giorno stesso della lezione provvediamo ad inserire anche la registrazione della lezione .
      Per cui è possibile rivederla immediatamente, e fino a due settimana dopo la fine del corso.
      un caro saluto :)

  • Antonella Pili says:

    Salve, mi chiamo Antonella, sono interessata al corso di parent coaching. Vorrei conoscere le date del prossimo corso. Grazie
    Antonella

  • elena canziani says:

    Buongiorno,
    sono un coach AICP interessato alle dinamiche dell’adolescenza e genitoriali.
    Vorrei partecipare al corso sul Parent Coaching di prossima attivazione.
    Vorrei sapere se ci sono preclusioni alla mia partecipazione visto che sono laureata in scienze psicologiche sociali e del lavoro, ma non ho fatto esami di stato e pertanto non sono psicologa.
    attendo un cortese riscontro per formalizzare l’iscrizione.
    grazie.
    elena

Partecipa lasciando un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare questi tag HTML:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>