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Problemi di sonno nei bambini: è solo una questione di cattive abitudini?

Biancamaria Acito
Sono una psicologa e psicoterapia sistemico- relazionale e mediatrice familiare dal 2014. Da molti anni lavoro a Parma nell’ambito delle difficoltà di apprendimento e delle tecnologie per lo st...
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Uno psicologo che intenda offrire consulenze sui problemi di sonno dei bambini deve necessariamente conoscere in modo approfondito le tante variabili che potrebbero influenzarlo, in modo da poter individuare quelle di volta in volta coinvolte in una specifica situazione e poter mettere in atto un intervento realmente personalizzato e quindi efficace.

Questa competenza specialistica può fare la differenza rispetto alle indicazioni che genitori possono trovare in rete o nei tantissimi manuali sull’argomento. Tali risorse probabilmente offrono dei suggerimenti validi rispetto alle strategie più adatte a favorire l’addormentamento e ad una corretta gestione dei risvegli notturni, ma non sono in grado di supportare i genitori nelle situazioni in cui il problema di sonno non è dovuto unicamente ad abitudini non corrette.

Lo psicologo consulente sul sonno dei bambini

Anche lo psicologo consulente per il sonno dei bambini deve conoscere bene i comportamenti che possono favorire una buona igiene del sonno, perché deve essere in grado di fare un’indagine approfondita in proposito. Ad esempio, è importante approfondire le routine giornaliere della famiglia e soprattutto quelle relative al periodo che precede l’addormentamento.

D’altra parte, trovare qualche intoppo in questi aspetti (ad esempio, non ridurre adeguatamente gli stimoli nelle ore serali), non garantisce di poter escludere altri fattori che potrebbero interagire con questi e amplificare il problema, facendolo durare ben oltre l’età in cui i bambini presentano un sonno fisiologicamente molto diverso da quello degli adulti (ovvero i primi tre o quattro anni di vita).

Gli ultimi studi italiani al riguardo, infatti, hanno fatto emergere dati preoccupanti rispetto ai rischi a lungo termine che corrono i bambini con problemi di sonno, fra cui obesità, basso rendimento scolastico, iperattività, ma anche alti livelli di ansia e scarse autonomie in età scolare e pre-adolescenziale (Progetto “Ci piace sognare” a cura di SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale e SICuPP – Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche, 2016).

Problemi di sonno nei bambini: esempi di fattori coinvolti

Per questo è importante ricordare sempre che non è detto che si tratti solo di una questione di “cattive” abitudini; anzi spesso i genitori aspettano così tanto a rivolgersi ad uno specialista che anche se, inizialmente, il nodo poteva essere quello, poi inevitabilmente si sono innescate altre dinamiche relazionali che possono rendere molto difficile l’intervento.

Fra queste, sono certamente da approfondire le dinamiche di coppia, perché non di rado il passaggio dalla diade alla triade presenta difficoltà che possono influenzare (ed essere influenzate) da un problema di sonno del bambino. Un’altra variabile da indagare in modo specifico è la relazione di attaccamento, che spesso per essere compresa pienamente richiede di approfondire i vissuti di infanzia di ciascun genitore e i rapporti con le rispettive famiglie di origine.

Questi sono solo alcuni esempi dei fattori che potrebbero essere coinvolti nel problema, in realtà non è possibile né utile elencarli tutti, perché ognuno va considerato in relazione alla specifica situazione, ovvero al contesto ambientale e familiare, ma anche alle variabili individuali che entrano in gioco di volta in volta (es. il temperamento del bambino, ma anche le aspettative, i timori e le problematiche di ciascun genitore).

Non semplificare e non colpevolizzare

Per questa ragione è veramente pericoloso semplificare un problema di sonno riportato da una famiglia, riducendolo solo alle abitudini scorrette che si rilevano: rischiamo di “colpevolizzare” una coppia di genitori perché non mettono in atto i comportamenti giusti per far addormentare il proprio bambino, quando invece dietro c’è una storia e dei vissuti profondi che vanno ben oltre la situazione contingente e che sono ben più difficili da affrontare.

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Il corso Lo Psicologo consulente sul sonno dei bambiniè volto a fornire agli psicologi le competenze e gli strumenti necessari per indagare i fattori implicati di volta in volta nel problema di sonno e decidere come personalizzare l’intervento

 

 

 

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