Ottavia Galiero è Psicologa - Psicoterapeuta di gruppo. Vice- Presidente Associazione CReTA Tessiture.
Docente Formatore per docenti – psicologi (corsi post- universitari) – operatori sociali
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La Scuola nel 2020: un nuovo contesto educativo
Nell’ultimo anno (2020/21), caratterizzato dall’Emergenza Pandemica, sono aumentati considerevolmente i Finanziamenti Europei PON, Nazionali (es. MIUR, DiPoFaM e altri Ministeri), Regionali destinati in particolare alle fasce minorili, più colpite dagli effetti dell’emergenza da Covid-19, con l’obiettivo di progettare interventi nei contesti educativi, recuperare spazi di aggregazione e offrire nuove opportunità formative, ricreative e sportive per i giovani.
La scuola nel ri-definirsi un “contesto educativo a distanza”, a seconda delle restrizioni, in DAD al 50 – 70 – 100 % (scuole secondaria) e/o in presenza (infanzia e primaria) con distanziamento, protezioni, sanificazioni, è stata fortemente colpita dall’avanzare della povertà educativa, quale segno sempre più evidente che la Pandemia ha aumentato le disuguaglianze e le disparità tra la popolazione giovanile su tutto il territorio nazionale, a causa delle difficoltà di accesso alla rete, l’utilizzo della tecnologia, la digitalizzazione del sistema educativo, con drastici effetti di aumento del tasso di dispersione scolastica e del fenomeno dei cosiddetti NEET, giovani adulti fuori dai circuiti della formazione e occupazione (15- 29 anni).
Ponte per il nuovo inizio: nuovi fondi per la scuola post pandemia
Per fronteggiare tutte queste difficoltà, acuite dalla Pandemia, sono stati stanziati nuovi fondi dal MIUR (Maggio 2021) dal titolo un “Ponte per il nuovo inizio” – 510 milioni di euro per consentire a studentesse e studenti di recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Matematica, Lingue), di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale, da utilizzare nei mesi estivi per costruire un ponte verso il prossimo annoscolastico, attraverso un’offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche e le esperienze innovative nate proprio durante l’emergenza. Le attività saranno complementari eintegrate con quelle organizzate dagli Enti locali.
Si tratta della promozione e attivazione di progetti estivi da realizzare con e per le scuola. Di seguito la nota ministeriale, che esplicita la finalità degli interventi estivi:
“Il superamento dell’emergenza può avvenire efficacemente se si riafferma il valore della scuola, una scuola aperta, coesa ed inclusiva, quale luogo di formazione della persona e del cittadino, radicato nel proprio territorio e sostenuto dalla partecipazione attiva di tutta la comunità. Una scuola capace di essere motore di integrazione civile, di uguaglianza e di sviluppo. Una scuola che restituisce spazi e tempi di relazione, luoghi per incontrarsi di nuovo e riannodare quelle relazioni purtroppo bruscamente interrotte, così importanti per lo sviluppo emotivo, affettivo, identitario, sociale di ognuno”.
Quali figure professionali per questi nuovi interventi a scuola?
Questo piano, fortemente orientato alla promozione di interventi che pongono la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni, evidenzia sempre più la necessità di dover collaborare con Esperti Esterni – in questo caso, Formatori/Psicologi/Progettisti, che si dovranno occupare di proporre percorsi formativi diretti all’intera comunità educante, di cui sono parte tutti gli attori sociali (stakeholder), i docenti – studenti e studentesse e i loro genitori in sinergia con altre istituzioni del territorio (reti di scuole, enti del terzo settore, asl, comune, università, società di formazione,etc..) per lo sviluppo di competenze trasversali, di cittadinanza attiva, per la promozione di interventi gruppali diretti alla partecipazione, inclusione, solidarietà, creatività, senso di comunità tra i giovani, a contrastare il periodo di restrizione prolungata che sta rischiando di far scivolare i ragazzi e le ragazze sempre più in difficoltà relazionali, individualismo, isolamento,solitudine, apatia, noia.
A cura di
Dott.ssa Ottavia Galiero
e Dott.ssa Valentina Cesarano
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