Il Coaching ĆØ un metodo di formazione e sviluppo personale che si basa sullāallenamento delle potenzialitĆ individuali, il suo fine ĆØ raggiungere obiettivi significativi in termini di cambiamento.
Il paradigma che caratterizza un percorso di coaching ĆØ affrontare il presente e costruire il futuro e non focalizzare lāattenzione del cliente sui suoi limiti o situazioni passate mancanti ma bensƬ spostare lāattenzione dal problema alla sua soluzione, allenando il potenziale latente.
Il coaching e’ un metodo concreto, orientato allāazione, si basa sulla definizione di obiettivi concreti direttamente verificabili e/o misurabili, raggiungibili attraverso la definizione di un piano di azione. Stabilite le strategie da adottare e le azioni da mettere in atto, il resto del processo di coaching si basa sulla pratica. Il cliente deve agire e tradurre pensieri e desideri in azioni concrete. Se non cāĆØ azione non cāĆØ coaching. Se lāobiettivo non viene raggiunto, se non vi e’ un miglioramento delle performance del soggetto, allora il processo di coaching e’ stato inefficace. Lāefficacia del coaching si puĆ² verificare con il raggiungimento/superamento degli obiettivi elaborati dal cliente con il suo coach.
Il coaching nasce negli anni settanta in America come metodologia di incremento delle performance grazie alle elaborazione di J.Whitmore, Psicologo dello Sport, e di alcuni allenatori particolarmente attenti alle dinamiche mentali degli sportivi. Sin dallāorigine viene applicato in ogni campo di attivitĆ che richieda raggiungimento di obiettivi o incremento di risultati e si diffonde in Inghilterra e Francia; in Italia trova il suo sviluppo nei contesti aziendali.
Successivamente, il coaching diventa un metodo sempre piĆ¹ conosciuto visto i risultati raggiunti in ambito organizzativo tale da suscitare lāattenzione di molte istituzioni, tra cui LāOrdine degli Psicologi del Lazio che dal 2007 ha condotto un ciclo di seminari sul coaching fino a diffondere a tutti gli iscritti le : āLinee guida per lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni della pratica del coaching organizzativo” secondo cui la formazione di base dello psicologo, in questo caso del lavoro, sia integrata con metodologie di coaching. Comincia a emergere quindi lāinteresse da parte di molti colleghi di unire alla propria formazione di base una metodologia pratica centrata sulla persona e orientata alla soluzione del problema e allo sviluppo delle potenzialitĆ individuali.
Possiamo rintracciare elementi di coaching in psicologi come A.H. Maslow, secondo cui lāessere umano si realizza attraverso la piena espressione di tutte le sue potenzialitĆ e deve tendere verso lo sviluppo e lāaccrescimento di sĆ©. Secondo Maslow, ogni essere umano ha degli istinti fondati biologicamente che costruisce individualmente, uno di questi ĆØ lāautorealizzazione.
Ogni intervento di coaching ĆØ un passo verso lāautorealizzazione individuale durante il quale il cliente affronta una serie di scelte superando la paura del cambiamento.
Palmer e Whybrow definiscono il coaching psicologico come uno strumento per migliorare il proprio benessere e le proprie prestazioni nella vita personale e lavorativa; si tratta di un approccio olistico e ampio nei confronti della persona che usufruisce del coaching, la quale puĆ² ottimizzare aree della propria vita che sono in continuitĆ lāuna con lāaltra.
La collaborazione della psicologia e del coaching sta producendo risultati interessanti negli Stati Uniti grazie allo sviluppo scientifico della psicologia positiva, che ha come oggetto di studio la qualitĆ della vita e della percezione del proprio benessere psicologico e il soddisfacimento delle proprie aspirazioni.
Un altro contributo importante allo sviluppo del coaching proviene dal concetto di Autoefficacia di A.Bandura, poichĆØ, come abbiamo detto, il coaching ĆØ orientato allāazione, ĆØ fondamentale che il cliente alleni e rafforzi lāautoefficacia personale che Bandura (1997) definisce come:
“la convinzione delle proprie capacitĆ di organizzare e realizzare il corso di azioni necessarie per gestire adeguatamente le situazioni che si incontreranno in un particolare contesto, in modo da raggiungere gli obiettivi prefissatiā
Nel formarsi come coach, lo psicologo dovrĆ allenarsi a pensare al suo cliente come colui che ha delle qualitĆ inespresse, individuando il suo sano funzionamento e di conseguenza sviluppando le sue potenzialitĆ individuali. Secondo Seligman infatti, la psicologia si ĆØ basata fino ad ora solo sullāanalisi della patologia, ma ciĆ² che manca ĆØ un linguaggio comune con cui parlare degli aspetti superiori della salute umana, come il talento e le potenzialitĆ .
La formazione con metodologie di coaching rappresenta unāopportunitĆ per lo psicologo che utilizzerĆ un metodo innovativo anche nello svolgimento della pratica clinica, in quanto potrĆ rispondere a quei casi in cui non si ĆØ in presenza di una psicopatologia ma bensƬ in tutte quelle situazioni per cui la sofferenza del cliente ĆØ causata da altre difficoltĆ che possono provenire, per esempio, da problemi nel gestire una scelta o attivare un cambiamento importante per la propria vita personale e/o professionale.
In questi casi lo psicologo che integra la sua formazione con il coaching ĆØ in grado di utilizzare sia il suo background centrato alla relazione di aiuto unito a una metodologia pratica in grado di focalizzare la problematica e individuare le possibili soluzioni con percorsi sostenibili economicamente dal cliente, essendo questi di breve durata.
0 thoughts on “Il Coaching: una metodologia da conoscere ed integrare nella formazione dello Psicologo”
Giuliana says:
Grazie Martina.
Il coaching di area psicologica come tu sostieni, rientra nelle funzioni dello psicologo che dovrebbe ,a parer mio, riappropriarsi di una metodologia che viene utilizzata anche da chi non ĆØ psicologo.
Il coaching rappresenta un valore aggiunto al nostro bagaglio formativo all’interno del quale possiamo integrare uno strumento utile ad affrontare le diverse richieste che ci presentano i nostri clienti.
Martina says:
Articolo molto interessante cosƬ come lo ĆØ il coaching…che mi pare perĆ² coincida sostanzialmente con quanto, giĆ da codice deontologico, rientra nelle funzioni dello psicologo!!! Ad ogni modo buon lavoro psicologico a tutti!!!