Nella societĆ contemporanea, i servizi per la prima infanzia sono realtĆ sempre piĆ¹ diffuse.
Inizialmente, tali realtĆ servivano per rispondere alle esigenze lavorative dei genitori, ovvero disporre di un luogo sicuro dove lasciare il proprio bambino per il tempo in cui loro non erano presenti. In alcune situazioni non sempre si riesce a far affidamento sulla presenza dei nonni o di altre figure familiari (ancora impegnati nel lavoro, abitano lontano, non ci sono, ā¦) e assumere una babysitter a tempo pieno puĆ² essere molto costoso. Oggi, si osserva che al di lĆ delle diverse necessitĆ , le famiglie ricercano tali servizi perchĆ© ĆØ sempre piĆ¹ evidente lāimportanza di tale esperienza per il bambino.
Ecco che la struttura di qualitĆ mette a disposizione dei genitori un servizio completo sia per quanto riguarda la condivisione e lāaffiancamento nella crescita del bambino sia per la proposta educativa e didattica a misura di bambino.
Nascita e diffusione degli asili nido e ruolo del coordinatore
Infatti, gli asili nido nascono negli anni ā70 proprio per andare incontro allāesigenza dei lavoratori di lasciare i propri figli, ancora troppo piccoli per la scuola dellāinfanzia, in una struttura in grado di accudirli. E se allāinizio si pensava solo a soddisfare le necessitĆ primarie dei piccoli (come la pappa, il sonnellino o la pulizia), dagli anni ā90 in poi la qualitĆ dellāofferta si ĆØ modificata. E negli ultimi anni vengono considerati con la stessa attenzione anche i bisogni psicologici, sociali ed educativi dei bambini. A tal proposito, sono sempre piĆ¹ numerose le strutture dove, gli educatori sono affiancati e coordinati dallo psicologo.
IlĀ coordinatoreĀ ĆØ una figura professionale che si ĆØ sviluppata parallelamente alla nascita e diffusione degli asili nido e delle scuole dellāinfanzia comunali. Nei comuni o nelle aree territoriali maggiori, negli ultimi anni e con lāaggiornamento delle normative regionali in materia di servizi educativi e sociali alla prima infanzia, il coordinamento ĆØ richiesto anche presso le strutture a gestione privata.
Quali sono gli incarichi del coordinatore nei servizi per lāinfanzia?
Nella veste diĀ coordinatore, loĀ psicologoĀ progetta e accerta la qualitĆ educativa del servizio. Nello specifico svolge i seguenti compiti:
- Verifica la validitĆ dei programmi educativi e didattici, valuta quindi se sono adeguati e coerenti con i bisogni e le capacitĆ dei bambini presenti in struttura;
- Definisce la metodologia di lavoro, organizza le attivitĆ , valuta le competenze e i diversi compiti richiesti agli educatori, programma riunioni di equipe, si occupa della formazione del team, crea momenti di osservazione specifica;
- Cura le modalitĆ di inserimento dei nuovi iscritti e tutto ciĆ² che riguarda la relazione con i genitori come ad esempio colloqui individuali, riunioni, ā¦
- Referenza per interventi specialistici altri (Pediatra, assistente sociale, sicurezza, ā¦)
- Contatti e scambi di continuitĆ con gli altri servizi del territorio e con scuole di ordine superiore
Possiamo affermare, che il coordinatore ĆØ unaĀ figura chiaveĀ che fa da ponte tra gli educatori e il responsabile, tra le famiglie e gli educatori, tra le famiglie e il responsabile.
QUALI SONO I REQUISITI RICHIESTI?
Eā necessario conoscere innanzitutto:
- Le principali teorie psicologiche e pedagogiche relative alla prima infanzia;
- I modelli e gli stili comunicativi, le tecniche della comunicazione efficace;
- Normativa di riferimento della tipologia del servizio in cui si opera.
Il ruolo di coordinatore richiede, altresƬ, attitudine al coordinamento di gruppi di lavoro, creativitĆ , motivazione ed orientamento alla soluzione dei problemi e alla gestione delle emergenze. Eā un compito impegnativo e di grande responsabilitĆ , ma che puĆ² portare grandi soddisfazioni e gratificazioni in relazione ai feedback che danno i bambini, le famiglie, gli educatori e la struttura stessa.
Per accedere alla professione di coordinatore nei servizi alla prima infanzia ĆØ richiesta una laurea nellāarea umanistica (psicologia, scienze della formazione, scienze dellāeducazione e titoli equipollenti, in alcune regioni ĆØ sufficiente il diploma in ambito socio-educativo e unāesperienza minima e continuativa di cinque anni come educatore). Nel caso di amministrazioni pubbliche si accede mediante concorso, mentre a chiamata diretta nelle strutture private. Eā possibile collaborare anche con piĆ¹ strutture.
Lāelevato numero di colleghi psicologi e le nuove figure professionali che āinvadonoā il nostro campo impongono sempre piĆ¹ di individuare nuovi scenari per il futuro. In questāottica,Ā i servizi per la prima infanzia rappresentano una valida opportunitĆ per lo psicologo, in quanto permettono di ampliare la nostra area di intervento in un settore in forte sviluppo. Infatti, allāinterno di tali ambiti, lo psicologo puĆ² proporre ulteriori servizi extra-nido che rispondono alle esigenze delle famiglie di avere spazi di aggregazione, confronto e aiuto nei loro compiti genitoriali (sportello famiglia, consulenza psicologica, incontri di formazione, ā¦)
Se vuoi condividere una riflessione a riguardo o porre domande di approfondimento puoi lasciare un tuo commento qui a fondo pagina, potrebbe essere utile aprire un dibattito
A presto
Petra Visentin
0 thoughts on “Lo psicologo e l’attivitĆ di coordinamento nei servizi per la prima infanzia”
SARA says:
Ciao Petra,
il tuo articolo capita nel giorno giusto! Quindi vorrei, se possibile, un consiglio. Sono una psicologa (e psicoterapeuta) dell’etĆ evolutiva e da un anno mi occupo del coordinamento di un centro di infanzia (quindi nido + materna) privato, accreditato dalla regione Veneto e parificato per la scuola dell’infanzia. Nessuna educatrice presente nella struttura ha, come requisito richiesto della regione, una laurea quinquennale.
La mia presenza ĆØ stata richiesta per poche ore mensili nonostante la grande mole di lavoro che la struttura presenta, infatti coordino per 10 ore mensili 6 sezioni (circa 100bimbi) e 10 educatrici. Giusto oggi il direttore della struttura (ndr: che di professione fa il musicista..e nella struttura ci ha messo solo i soldi come investimento) mi diceva che per il prossimo anno scolastico dovrĆ diminuire le mie ore a circa 6 mensili. Ora, io in 6 ore credo di poter fare davvero poco o nulla se non mettere una firma x certificare la presenza di un coordinatore psicologico che faccia sƬ che il centro d’infanzia riceva i fondi provenienti dalla regione e dal provveditorato. Ma le responsabilitĆ che mi competono (leggi: oneri piĆ¹ che onori!) come vengono considerate??
Credo che a volte c’ĆØ proprio chi si approfitta anche di queste figure sempre piĆ¹ richieste, ma non viste nella loro reale necessitĆ .
Petra Visentin says:
Ciao Sara,
purtroppo ci sono ancora molte realtĆ lavorative simili alla tua … dove il coordinatore si ritrova a fare troppe cose in poco tempo (in alcuni casi ci si porta a casa il lavoro)e con tempi stretti, trascurando le responsabilitĆ che tale ruolo richiede. In queste situazioni spesso accade che la struttura non ĆØ in grado di affrontare le spese e quindi taglia dove ĆØ possibile, cosƬ si riducono le ore al personale, non si acquistano i materiali didattici, non si investe nella formazione del personale, ecc… Sono d’accordo con te, la figura del coordinatore ĆØ diventata fondamentale ed ĆØ sempre piĆ¹ richiesta una persona qualificata e preparata (come dovrebbe essere), ma allo stesso tempo viene dato per scontato il suo lavoro e non si tiene in considerazione la responsabilitĆ che lo stesso richiede.
Ti consiglio di parlare con il direttore, facendogli presente che 6 ore sono davvero poche per compiere un buon lavoro, per coordinare una struttura di quelle dimensioni. Cercate un compromesso, spiegagli chiaramente qual’ĆØ la tua mansione, visto che non ĆØ del settore forse non ha idea di che cosa significhi essere coordinatore, ridefinisci i tuoi compiti e magari date qualche mansione in piĆ¹ agli educatori.
Spero di esserti stata utile ..
Buon lavoro e per altri dubbi, consigli o per un semplice sfogo scrivimi!
Petra
federica says:
ciao petra, io ho svolto l’attivitĆ” di coordinatore in strutture per minori e in altre protette per donne. ti volevo chiedere dove si possono trovare informazioni o candidarsi al ruolo di coordinatore per l’infanzia sganciandosi perĆ² dal mondo delle cooperative sociali. grazie
Petra Visentin says:
Ciao Federica,
effettivamente, le comunitĆ per minori, per anziani ecc … in genere sono gestite da cooperative. Nel caso dei servizi per l’infanzia, ti consiglio di rivolgerti a strutture private (di solito queste sono ditte individuali, snc, sas) visto che nella maggior parte dei casi quelle pubbliche vengono affidate alle cooperative. Tuttavia molto dipende anche dalla zona in cui sei; ad esempio in Emilia Romagna ci sono molte cooperative diversamente dalla Lombardia in cui ce ne sono poche. Prima di proporti come coordinatrice valuta bene la struttura: com’ĆØ organizzata e che servizi offre;,infatti vista la tua formazione ed esperienza, oltre al ruolo di coordinatrice, potresti attivare corsi per genitori, sportello famiglia, ecc… pertanto sarĆ importante la tipologia di struttura a cui intendi rivolgerti, evita quelle tradizionali in cui si limitano a fornire solo un servizio di custudia.
Ciao
Petra
cecilia says:
L’articolo e il tema sono interessanti, anche perchĆØ aprono scenari diversi dalla mia piccolissima esperienza in cui ho visto ricoprire questo ruolo per lo piĆ¹ da pedagogisti, o persino da educatori (laurea triennale) nei servizi gestiti da coop). Pensavo fosse perciĆ² “campo loro”, dunque non ĆØ cosƬ? E’ possibile tuttavia che ci siano percorsi formativi reputati preferenziali? Lo psicologo raramente mi pare venga associato a questi ruoli…
Petra Visentin says:
Ciao Cecilia,
i servizi per la prima infanzia sono regolamentati a livello regionale, quindi ogni regione ha la sua normativa di riferimento in cui vengono indicati anche i titoli di studio richiesti per svolgere il ruolo di coordinatore. Tutte le regioni richiedono al coordinatore una laurea in psicologia, scienze dell’educazione, scienze della formazione o indirizzo psico-pedagogico solo in alcune, come ad esempio la Lombardia, danno la possibilitĆ all’educatore con un’esperienza nel settore infanzia di 5 anni di svolgere il ruolo di coordinatore anche se non possiede una laurea. Spesso vengono assunti pedagogisti poichĆØ loro stessi si spendono di piĆ¹ in questo settore. Tuttavia, la figura dello psicologo ĆØ la piĆ¹ adeguata e idonea a ricoprire questo ruolo … infatti a paritĆ di esperienza tra un pedagogista e uno psicologo si predilige lo psicologo; quindi diventa fondamentale il modo in cui ci si presenta e propone alla struttura.
Ciao Petra
Teresa La Francesca says:
Se non ho capito male anche chi ĆØ laureato in scienze dell’educazione puĆ² aspirare a ricoprire il ruolo di questa nuova figura professionale. Posso avere informazioni sulle procedure e la preparazione specifica circa la possibilitĆ di accedere a questo ruolo?
Grazie
Petra Visentin says:
Ciao Teresa,
ĆØ esatto anche chi possiede la laurea in scienze dell’educazione puĆ² ricoprire il ruolo di coordinatore. Come accennavo a Sarah, non ci sono dei percorsi formativi specifici, alcune regioni oltre al titolo di studio richiedo la frequenza di un Corso promosso dalla regione stessa, in altre invece ĆØ sufficiente possedere il titolo di studio richiesto dalla normativa. Una volta diventata coordinatrice, soprattutto se lavori con una struttura pubblica, dovrai partecipare a dei corsi di aggiornamento su tematiche psicologiche, pedagogiche e didattiche. Se ti interessa approfondire l’argomento ti potrebbe essere utile partecipare ai prossimi webinar relativi ai servizi per la prima infanzia.
A presto
Petra
Sarah says:
Cara Petra, come sempre complimenti per gli argomenti che tratti, sempre interessantissimi!
Volevo chiederti se esistono libri o corsi per formarsi come coordinatore visto che, da psicologa clinica, non ricordo molto sull’infanzia ;)
Grazie!!
Petra Visentin says:
Ciao Sarah,
ti ringrazio per i complimenti, mi fa piacere che questo argomento susciti interesse. Per quanto riguarda la tua richiesta ti scrivo di seguito alcuni testi utili e interessanti per coloro che come te desiderano approffondire l’argomento:
– Coordinamento pedagogico e servizi per l’infanzia.
Autore: E. Catarsi, Ed.: Junior
– Educare nella prima infanzia.Casi e strumenti per il coordinamento
pedagogico
Autore: Paolo Calidoni, Ed.: Centro Studi Erickson
– Il coordinamento pedagogico nei servizi socioeducativi.
Autore: S. Premoli, Ed.: Franco Angeli
– Prospettive di qualitĆ al nido. Il ruolo del coordinatore educativo
Autore: N. Terzi, Ed.: Junior
– Il lavoro educativo con la prima infanzia. Tra progetto pedagogico e
scelte organizzative
Autore: Agnese Infantino, Ed.: Junior
– Il progetto pedagogico del nido e la sua valutazione
Autori: Egle Becchi, Anna Bondioli, Monica Ferrari, Ed.: Junior
Per quanto riguarda la formazione, non ci sono corsi specifici; alcune Regioni organizzano dei corsi per coordinatori (di solito sono presenti nel sito della regione sezione servizi sociali) oppure ci sono enti privati che promuovono corsi di formazione utili per chi vuole svolgere questo ruolo. In tal caso perĆ² ĆØ bene valutare le credenziali dell’azienda che li promuove. Ti informo inoltre che sempre su Psicologi @ Lavoro ĆØ in progetto la realizzazione di un live meeting in cui verrĆ ulteriormente approfondita tale tematica.
Alla prossima
Petra