Le influenze dei genitori sulle teorie motivazionali nello sport

Autore: Sergio Costa
Sono unoĀ psicologoĀ diĀ RomaĀ specializzato nellaĀ psicologia dello sport, grazie a diversi Master e Corsi sulle tematiche dell'integrazione sociale, nonchĆØ sull'ottimizzazione della prestazione.Ā T...
teorie motivazionali

I genitori hanno numerosi modi di comunicare credenze e aspettative ai loro figli, avendo un impatto su vari risultati psicosociali, in particolare sulla motivazione dei loro bambini (Babkes & Weiss, 1999; Brustad, 1992). Di conseguenza, le influenze dei genitori sui giovani atleti sono considerate in numerose teorie motivazionali.

La teoria della motivazione alla competenza

La teoria della motivazione alla competenza (Harter, 1978; 1981) suggerisce che i bambini che ricevono un feedback continuo e positivo da altri significativi (ad es. i genitori) interiorizzeranno gradualmente un sistema di auto-ricompensa e costruiranno in questo campo la loro auto-percezione di competenza. Tali bambini saranno quindi piĆ¹ intrinsecamente motivati ā€‹ā€‹a perseguire i propri obiettivi e affrontare le sfide.

In sintesi, la teoria della motivazione alla competenza di Harter propone che i genitori, attraverso le loro continue interazioni con il bambino, possono avere un’influenza significativa sulla percezione di competenza, sulla motivazione intrinseca e sulla persistenza degli atleti.

Teorie motivazionali: la teoria dell’aspettativa-valore

Tra le teorie motivazionali, la teoria dell’aspettativa-valore (Eccles et al., 1983) propone che le scelte, le prestazioni e la persistenza relativa ai risultati sono direttamente influenzate dalle aspettative di successo e dal valore del compito (cioĆØ interesse, importanza, utilitĆ  e costo).

Le aspettative e i valori sono, a loro volta, influenzati da credenze specifiche del compito come:

  • percezione della competenza;
  • percezione della difficoltĆ ;
  • obiettivi degli individui e gli schemi del sĆ©, che sono a loro volta condizionati dalle loro percezioni, dagli atteggiamenti e dalle aspettative degli altri significativi (come ad es. i genitori), e anche dai ricordi affettivi e dalla loro interpretazione degli eventi (Eccles & Wigfield, 2002).

CiĆ² significa che le percezioni degli atleti, le credenze e i comportamenti dei genitori possono influenzare il valore che attribuiscono a un compito/attivitĆ , nonchĆ© il loro successo previsto, influenzando direttamente le scelte e le prestazioni relative ai risultati del bambino stesso.

La teoria dell’autodeterminazione

La teoria dell’autodeterminazione (Deci & Ryan, 1985; Ryan & Deci, 2017) ĆØ una delle teorie motivazionali. Presuppone che gli individui siano organismi attivi con un’innata tendenza alla crescita, a padroneggiare nuove sfide e ad integrare nuove esperienze in un senso coerente del sĆ©. Queste tendenze di sviluppo naturali non operano automaticamente. Ma devono essere socialmente nutrite e supportate.

In quanto tale, l’ambiente sociale e contestuale (compresi i genitori) sono considerati fattori chiave per facilitare (o contrastare) lo sviluppo e il mantenimento di attivitĆ  che promuovono la crescita psicologica.

Tale teoria avanza anche che vi sono 3 bisogni psicologici di base essenziali per un funzionamento ottimale:

  1. l’autonomia, cioĆØ che i comportamenti siano percepiti come autogovernati;
  2. la competenza, che riguarda la padronanza percepita dei comportamenti;
  3. la relazionalitĆ , cioĆØ il senso di appartenenza percepito e la piacevolezza del contesto.

La soddisfazione dei bisogni primari influenza la misura in cui i comportamenti e le azioni individuali sono interiorizzati e percepiti come autodeterminati, influenzando di conseguenza lo sviluppo e il benessere degli individui. Pertanto, nutrendo o contrastando tali bisogni psicologici di base dei figli i genitori influenzano la qualitĆ  della motivazione dei giovani atleti.

Teorie motivazionali: la teoria dellā€™orientamento al successo

Tra le teorie motivazionali, la teoria dellā€™orientamento al successo (Nicholls, 1984; 1989) propone che nelle situazioni di successo (ad es. nello sport) gli individui sono motivati ā€‹ā€‹a dimostrare le proprie competenze o a evitare di dimostrarne la mancanza.

Tale teoria distingue principalmente tra:

  • obiettivi sul compito, quando gli individui cercano di dimostrare le proprie competenze attraverso il miglioramento personale, il divertimento, lo sforzo e l’apprendimento dagli errori in modo autoreferenziale;
  • obiettivi di risultato, quando cercano di avvalorare le proprie competenze vincendo, essendo migliori o evitando di essere peggiori degli altri (Elliot & Hulleman, 2018).

Un ambiente (ad es. determinato dai genitori) che si concentra sul miglioramento e sugli sforzi, che considera gli errori come esperienze preziose per l’apprendimento crea un clima orientato al compito. Al contrario, un ambiente che valorizza la vittoria e il confronto sociale favorisce un clima orientato al risultato (Ames, 1992; Elliot & Hulleman, 2018), influenzando il coinvolgimento degli atleti e i successivi risultati psicosociali (Harwood et al., 2015).

Integrazione delle teorie motivazionali

Mentre ciascuna di queste teorie motivazionali ha ipotesi e focus specifici, quando si esaminano le influenze dei genitori nello sport, le teorie vanno spesso integrate (Atkins et al., 2013; Babkes & Weiss, 1999; O’Rourke et al., 2013). Ad esempio, Babkes e Weiss (1999) hanno identificato che i giovani atleti che percepivano gli atteggiamenti e i comportamenti delle loro madri e dei loro padri come piĆ¹ solidali, avevano una maggiore percezione di competenza, motivazione intrinseca e divertimento sportivo.

Ma hanno anche mostrato un’associazione non significativa tra atteggiamenti e comportamenti dichiarati dai genitori e motivazione, divertimento e competenza percepita degli atleti. Pertanto, gli autori hanno concluso che la percezione da parte dei bambini degli atteggiamenti e dei comportamenti dei genitori contribuisce in modo piĆ¹ importante alla percezione di sĆ©, agli affetti e alla motivazione rispetto agli atteggiamenti e ai comportamenti riportati dai genitori (Babkes e Weiss, 1999).

 

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Sergio Costa

Psicologo dello Sport

PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche

Preparatore Mentale FIT

https://www.sergiocostapsicologosport.com/

 

BIBLIOGRAFIA

Ames, C. (1992). Achievement goals, motivational climate, and motivational processes. In G. C. Roberts (Ed.), Motivation in Sport and Exercise (pp. 161ā€“176). Human Kinetics.

Atkins, M. R., Johnson, D. M., Force, E. C., & Petrie, T. A. (2013). ā€˜Do I still want to play?ā€™ Parentsā€™ and peersā€™ influences on girlsā€™ continuation in sport. Journal of Sport Behavior, 36(4), 329ā€“345

Babkes, M. L., & Weiss, M. R. (1999). Parental influence on childrenā€™s cognitive and affective responses to competitive soccer participation. Pediatric Exercise Science, 11, 44ā€“62.

Brustad, R. J. (1992). Integrating socialization influences into the study of childrenā€™s motivation in sport. Journal of Sport and Exercise Psychology, 14, 59ā€“77.

Deci, E., & Ryan, R. M. (1985). Intrinsic motivation and self-determination in human behavior. Springer US.

Harwood, C. G., Keegan, R. J., Smith, J. M. J., & Raine, A. S. (2015). A systematic review of the intrapersonal correlates of motivational climate perceptions in sport and physical activity. Psychology of Sport and Exercise, 18, 9ā€“25.

Eccles, J., Adler, T., Futterman, R., Goff, S., Kaczala, C., Meece, J., & Midgley, C. (1983). Expectancies, values, and academic behaviors. In J. C. Spence (Ed.), Achievement and Achievement Motivation (W. H. Freeman, pp. 75ā€“146).

Eccles, J., & Wigfield, A. (2002). Motivational beliefs, values, and goals. Annual Review of Psychology, 53, 109ā€“132.

Elliot, A. J., & Hulleman, C. S. (2018). Achievement goals. In A. J. Elliot, C. S. Dweck, & D. S. Yeager (Eds.), Handbook of Competence Motivation, Second Edition: Theory and Application (pp. 43ā€“60). The Guilford Press.

Harter, S. (1978). Effectance motivation reconsidered. Toward a developmental model. Human Development, 21, 34ā€“64.

Harter, S. (1981). A model of mastery motivation in children: Individual differences and developmental change. In W. A. Collins (Ed.), Minnesota symposium on child psychology (pp. 215ā€“255). L. Erlbaum Associates

Nicholls, J. G. (1984). Achievement motivation: Conceptions of ability, subjective experience, task choice, and performance. Psychological Review, 91(3), 328.

Nicholls, J. G. (1989). The competitive ethos and democratic education. Harvard University Press.

Oā€™Rourke, D. J., Smith, R. E., Smoll, F. L., & Cumming, S. P. (2013). Parent-initiated motivational climate and young athletes intrinsic-extrinsic motivation: Cross-sectional and longitudinal relations. Journal of Child and Adolescent Behaviour, 1(2).

Ryan, R. M., & Deci, E. L. (2017). Self-determination theory: Basic psychological needs in motivation, development, and wellness. Guilford Publications.

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