Lavorando in società con una nutrizionista, non è difficile rendermi conto dell’aumento esponenziale della domanda di programmi nutrizionali in specifici periodi dell’anno, come quelli che seguono le vacanze estive, quelle natalizie o quelle pasquali. Durante questi periodi di festa, infatti, alcune persone si lasciano andare ai piaceri del cibo, per poi riprendere in mano le redini successivamente con l’intento di perdere il peso guadagnato. Questo non accade solo dove lavoro: studi scientifici confermano, infatti, che alcune persone prendono peso in maniera significativa durante le vacanze. Nello specifico, si tratta di quelle persone che si preoccupano del proprio peso, che provano a limitarsi nei confronti di cibi particolarmente saporiti e tipici delle festività, per poi mangiarne in gran quantità e, quindi, sentirsi in colpa. La ricerca ha dimostrato che le persone che, al contrario, non si preoccupano del proprio peso, non ne prendono in maniera significativa durante le vacanze.
La Mindful Eating si propone come via per uscire dalla battaglia col proprio peso corporeo e dal circolo vizioso tipo yo-yo che caratterizza l’acquisto e la perdita di peso. Non si tratta di ciò che si dovrebbe o non si dovrebbe mangiare, ma di scoprire cosa e come mangiarlo in un modo che ci fa sentire bene. Non si tratta nemmeno di tentare di perdere peso, ma di perseguire il proprio benessere: percorrendo questa strada, si avrà di conseguenza un migliore stato di salute psico-fisica ed il raggiungimento di un peso corporeo adeguato.
La Mindful Eating offre due vantaggi aggiuntivi alla dieta:
- Aiuta le persone a riconoscere i propri bisogni fisici. Seguire programmi alimentari senza apporti di tipo psicologico, significa essenzialmente impegnarsi nella conta delle calorie (o dei punti) e seguire determinate regole, che spesso allontanano le persone dai propri bisogni del momento. Siamo nati con un sistema ben funzionante che ci permette di sapere quando, cosa ed in che quantità mangiarlo per stare bene. La Mindful Eating ci insegna a ristabilire la connessione con questo sistema.
- Aiuta le persone a soddisfare i propri bisogni emotivi. Le diete, senza un apporto di tipo psicologico, contribuiscono a costruire un rapporto bizzarro con il cibo. Il cibo è uno dei più grandi piaceri della vita ed il piacere fa bene alle persone, è sano e ci tiene in salute. Nella Mindful Eating non vi sono cibi proibiti. Questo ci permette di scoprire cosa realmente ci piace e come mangiarlo in modo che ci faccia stare bene mentre lo mangiamo ed anche successivamente. La Mindful Eating aiuta le persone anche a determinare quando necessitano di cibo per stare bene e quando, invece, fare una passeggiata, meditare o abbracciare qualcuno costituisce una scelta migliore, in base ai propri bisogni del momento.
La Mindful Eating è la via del benessere psicofisico e per questo ha fra i suoi pilastri l’analisi ed il soddisfacimento dei bisogni, non limitandosi a quelli relativi al cibo. L’essere umano, infatti, oltre al cibo ha altri bisogni che necessita di soddisfare per stare bene, come una regolare attività fisica, un’adeguata igiene del sonno e una sana vita sociale. I comportamenti e le emozioni che circondano la lotta col peso corporeo, al contrario, spesso lasciano le persone troppo esauste per poter praticare attività fisica, dormire bene o, generalmente, prendersi cura di se stesse. In molti casi ne consegue una vita sociale impoverita, a causa, ad esempio, di sentimenti di vergogna per il proprio aspetto o per il fatto che si ha bisogno di stare a dieta. Sentirsi soli, poi, si accompagna frequentemente ad angoscia, tristezza e a fame nervosa, come atto auto-consolatorio.
Quando le persone spostano la propria attenzione dalla perdita di peso attraverso la Mindful Eating, liberano la propria mente per concentrarsi anche sugli altri bisogni. Questo conduce ad uno stile di vita sano, che è fondamentale per una buona salute e per il raggiungimento del peso ideale. Ristabilire contatto e fiducia nei confronti dei propri segnali fisici relativi all’alimentazione può richiedere tempo, se la persona ha combattuto per un certo periodo con il proprio peso. Lo psicologo che ha appreso strumenti di Mindful Eating protocollati e validati, può apportare un contributo fondamentale -ed in tempi relativamente brevi (due mesi e mezzo)- rispetto alla cronicità con cui alcune persone lottano con il proprio peso ed il proprio aspetto.
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- Mindful Eating: cos’è e a cosa serve
- Expo 2015: tutti attenti alla consapevolezza alimentare. Un training per impararla
Riferimenti Bibliografici:
- Hudnall, M. (2016) Reach Your Healty Weight, Stop Trying Lose Weight. Food For Thought, Winter 2016, p.7