Terapia A Seduta Singola Per Problemi Di Coppia

Italian Center for Single Session Therapy
L’Italian Center for Single Session Therapy è il Primo centro italiano per lo studio della Terapia a Seduta Singola. Fondato dal Dr. Flavio Cannistrà, formatosi direttamente con Michael F. Hoy...
seduta singola coppia

Con questo articolo scopriremo come applicare la Terapia a Seduta Singola nell’intervento con la coppia. In questo caso ci focalizzeremo sull’integrazione del metodo della TSS con un altro modello di terapia ugualmente orientato alla massimizzazione dei risultati dell’intervento, la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione (TBCS) (de Shazer et al., 1986; Nunnally et al., 1985).

 

Come nel caso dell’intervento familiare ci sono dubbi sull’adeguatezza della Terapia a Seduta Singola per l’intervento di coppia?

Il lavoro di coppia solleva gli stessi dubbi del lavoro familiare. Spesso infatti viene concepito come un’attività complessa che richiede da parte del terapeuta l’acquisizione di competenze tecniche specifiche e un lungo periodo di elaborazione da parte dei clienti per ottenere dei risultati.

 

Esistono, invece, dei metodi che permettono anche nel caso dell’intervento di coppia di ottenere dei risultati nel più breve tempo possibile, se non addirittura in una singola seduta di terapia?

La risposta è sì!

Esistono alcuni modi di gestire le conversazioni terapeutiche che sono in grado di massimizzarne l’efficacia e per questo in grado di rendere l’intervento breve, tra questi spicca il modello di Terapia Breve Centrata Sulla Soluzione.

 

 

Vediamo da quali assunti è ispirato il modello di TBCS

Come sosteneva de Shazer (1989)la TBCS non ha delle basi teoriche, ma si basa su delle regole (“Se non è rotto, non aggiustarlo” – “Una volta che sai cosa funziona, fallo di più” – “Se non funziona, non farlo di nuovo. Fai qualcosa di diverso”) che costituiscono la base filosofica da cui è stato sviluppato il modello e che hanno portato i terapeuti che la praticano a condividere alcune ipotesi sui clienti e sulla terapia:

  1. Tutti i clienti sono motivati ​​verso il raggiungimento di qualcosa: è compito del terapeuta scoprire verso cosa.
  2. È compito del terapeuta scoprire il modo migliore per collaborare con il cliente, considerato quest’ultimo nella sua unicità. L’idea di “resistenza” non è utile in quanto impedisce lo sviluppo della cooperazione tra il terapeuta e il cliente.
  3. Tentare di capire la causa di un problema non è un passo necessario o particolarmente utile per la sua risoluzione.
  4. Il successo del lavoro dipende dal sapere cosa vuole il cliente dalla terapia. Una volta stabilito questo, il compito del terapeuta è trovare il modo più veloce per arrivarci.
  5. Per quanto rigido possa sembrare il pattern del problema, ci sono sempre momenti in cui il cliente sta attuando delle soluzioni. L’approccio più economico alla terapia prevede l’aiuto del cliente a incrementare a fare “ciò che già funziona”.
  6. I problemi non rappresentano la patologia sottostante, essi sono solo le cose di cui il cliente vuole fare a meno. Nella maggior parte dei casi il cliente sarà il miglior giudice per stabilire quando il problema è risolto.
  7. A volte è necessario solo il più piccolo dei cambiamenti per raggiungere la soluzione del problema. Non è sempre necessario coinvolgere tutte le persone implicate nel problema (Ratner George & Iveson, 2012).

 

 

Vediamo ora il metodo per condurre una Terapia Centrata sulla Soluzione a Seduta Singola per i problemi di coppia

Il più semplice dei modi è quello di gestire il colloquio di coppia come se si trattasse di due gestioni separate dei partner, ma intrecciate tra loro se l’altro partner è presente (anche se la presenza del partner non è sempre necessaria per un risultato efficace) (Ratner George & Iveson, 2012). A partire da ciò vediamo gli 8 step da seguire per una TBCS a Seduta Singola:

  1. Il dialogo tra terapeuta e cliente non si dovrà focalizzare sui problemi e dovrà essere orientato alla costruzione delle relazioni
  2. Identificare il problema
  3. Utilizzare la “domanda del miracolo” o stimolare il cliente a visualizzare la “vita senza problemi”
  4. Cercare le eccezioni allo schema del problema
  5. Procedere con la scala del progresso verso la risoluzione del problema
  6. Identificare il passaggio successivo
  7. Fare i complimenti
  8. Terminare con un incarico o una direttiva, la cui forma è basata sul livello di motivazione del cliente (cliente, lamentatore o visitatore) (George, Iveson & Ratner, 2014).

 

Il terapeuta, durante la seduta, avrà il compito di alternare l’immagine del cambiamento tra i partner, al fine di far sfumare durante il processo il concetto di “causa-effetto” nella relazione tra i partner. Tale lavoro prevederà uno spostamento del focus dal problema, rappresentato dalla domanda “chi avvierà per primo il cambiamento nella relazione?”, alla soluzione, rappresentata dalla domanda “cosa farai di diverso?” rivolta a entrambi i membri della coppia.

 

Conclusioni: 

L’intervento di coppia basato sulla Terapia Centrata sulla Soluzione a Seduta Singola descritto in questo articolo, ci ha mostrato come non sempre sia necessario predisporre un lavoro complesso e articolato per ottenere un risultato, anche quando si lavora con i sistemi familiari o con la coppia. Ciò che rende efficace e rapido l’intervento, infatti, è proprio la presenza di una struttura semplice e chiara, i cui principi alla base prevedono la riduzione della complessità dell’intervento da parte del terapeuta e la valorizzazione e l’utilizzo delle risorse del paziente.

 

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Fonte: TerapiaSedutaSingola.it

 

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