Il matrimonio è una relazione complessa e interpersonale a lungo termine, spesso vista come il lieto fine di una storia d’amore, tuttavia i dati statistici relativi ai divorzi sono allarmanti. Circa un decimo delle coppie sposate divorzia entro i primi cinque anni di vita coniugale; studi epidemiologici mostrano che questa cifra raddoppia dopo 10 anni di vita di coppia.
Questi dati così elevati hanno attirato l’attenzione degli studiosi, che vogliono capire quali siano le strategie disadattive di mantenimento della vita di coppia che portano le coppie a separarsi.
Diversi modelli di conflitto sono stati proposti dagli studiosi per spiegare le complesse interazioni continue tra i partner di una coppia.
Nel modello dell’impegno costruttivo, entrambi i partner esprimono i loro sentimenti e le loro idee senza giudizi morali o atteggiamenti critici, ma piuttosto con comprensione reciproca, ottenendo un effetto calmante dovuto alla convalida almeno parziale dei sentimenti e delle idee; questo modello è reciprocamente costruttivo, ma richiede un’elevata capacità di adattamento in entrambi i partner.
In quello di evitamento reciproco, entrambi i partner cercano di risolvere i loro conflitti e le loro differenze interpersonali attraverso meccanismi psicologici di fuga e si ritirano progressivamente dalla vita di coppia condivisa, creando un divario inter-relazionale con una vita isolata per ciascun partner.
Nel modello reciprocamente distruttivo, entrambi i partner si scambiano spesso critiche aggressive che aumentano il tono conflittuale e producono effetti devastanti sulla vita di coppia.
Infine, nel modello “coinvolgimento-distanziamento“, un partner dipendente è più impegnato nella vita di coppia rispetto all’altro partner, che a sua volta utilizza meccanismi psicologici di fuga disadattivi per allontanarsi dagli eventi della vita condivisa.
Sono stati sviluppati molti modelli terapeutici di coppia con presupposti, basi teoriche e tecniche specifiche diverse.
La terapia coniugale comportamentale si basa sull’insegnamento della teoria del comportamentismo e sull’induzione di cambiamenti comportamentali nei partner con comportamenti disadattivi. La terapia si concentra sugli stili di comunicazione, sulle capacità di risolvere i problemi e sui cambiamenti comportamentali. Tuttavia, i suoi risultati sono oggi considerati scarsi e la terapia è stata abbandonata.
La terapia cognitivo-comportamentale di coppia (CBT), un passo avanti rispetto alla terapia coniugale comportamentale, mira a sostituire le idee disadattive con altre più adattive attraverso la ristrutturazione degli errori cognitivi ripetitivi.Purtroppo, i risultati non sono così incoraggianti come quelli della CBT individuale. Un cambiamento strategico rivoluzionario è stato raggiunto con lo sviluppo della terapia comportamentale integrativa di coppia, in cui i partner rafforzano le capacità di tollerarsi meglio l’un l’altro piuttosto che forzare un cambiamento.
La terapia dell’accettazione e dell’impegno, invece, formula percorsi di uscita dai conflitti di coppia basati sulla psicologia contestuale e sulle teorie del reframing delle relazioni. Questo approccio terapeutico (considerato tra le terapie cognitive della terza ondata) rafforza la sostituzione degli obiettivi terapeutici con i valori della vita per insegnare ai partner a concentrarsi sui valori già presenti nella relazione.
La terapia di coppia focalizzata sulle emozioni enfatizza l’importanza della componente emotiva della coppia con una nuova concettualizzazione delle emozioni primarie e secondarie. I risultati di questa terapia sono incoraggianti e hanno suscitato un crescente interesse tra i terapeuti di coppia.
Come per qualsiasi terapia di coppia di nuova concezione, sono necessarie valutazioni scientifiche rigorose (che possono essere tecnicamente impegnative) per sviluppare una pratica basata sull’evidenza e sulla psicoterapia supportata dalla regolazione delle emozioni.
DBT nel lavoro con la coppia
La terapia dialettico-comportamentale (DBT) è un approccio psicoterapeutico integrativo complesso e sfaccettato che la professoressa Marsha Linehan ha sviluppato con i suoi ricercatori dell’Università di Washington.
Comprende un trattamento individuale ispirato alla CBT, un training di abilità DBT incentrato sulla disregolazione delle emozioni e sulle abilità di problem-solving, un coaching telefonico per le emergenze, la gestione del caso, l’intervento familiare e incontri di consultazione con i terapeuti.
L’evidenza ha dimostrato che questa modalità terapeutica è particolarmente efficace per migliorare la regolazione delle emozioni tra i pazienti borderline e che riduce significativamente i comportamenti suicidi e auto-mutilanti.
La disregolazione delle emozioni può essere definita come l’incapacità di cambiare o regolare gli attributi delle emozioni, le esperienze e le risposte comportamentali espresse (sia verbali che non verbali). La disregolazione delle emozioni è una caratteristica importante, non solo tra i pazienti con disturbo borderline di personalità, ma anche tra i partner in un contesto di vita di coppia difficile.
Sulla base delle osservazioni condivise dagli studiosi che lavorano nel campo degli interventi psicologici per le coppie, sembra opportuno tentare di affrontare le coppie difficili applicando il modello integrativo della DBT.
Certificazione internazionale in Dialectical Behavior Therapy (DBT)
Questo studio pilota si propone di esplorare l’impatto/effetto della DBT sulla disregolazione delle emozioni tra le coppie che sperimentano difficoltà relazionali riguardo a questo aspetto.
I nostri risultati mostrano un miglioramento della regolazione delle emozioni (secondo i risultati del DERS) e della qualità della relazione (secondo i risultati del DAS) delle coppie dopo il trattamento, dimostrando l’effetto positivo della DBT. Abbiamo effettuato le misurazioni psicometriche prima (al basale) e dopo la terapia a scopo comparativo.
La terapia di coppia ha acquisito sempre più importanza come componente essenziale dei servizi di salute mentale. L’associazione tra il disagio relazionale e l’alterazione del benessere emotivo e fisico individuale sottolinea l’importanza di migliorare ed estendere gli interventi psicologici basati sull’evidenza per il trattamento delle coppie.
Testare la DBT come potenziale approccio terapeutico per le coppie è importante, dato che si è dimostrata particolarmente efficace per il trattamento della disregolazione delle emozioni nei pazienti con disturbo borderline di personalità (una delle psicopatologie più difficili).
Gli studiosi del rapporto matrimoniale riferiscono generalmente che gli uomini e le donne vivono il matrimonio in modo diverso. Un importante studioso della famiglia, Jesse Bernard, ha citato notoriamente: “In ogni unione coniugale ci sono due matrimoni, quello di lui e quello di lei. E quello di lui è migliore di quello di lei“. Sulla base delle argomentazioni di Bernard, gli studiosi della famiglia hanno ipotizzato che le donne sperimentino costantemente una soddisfazione coniugale significativamente inferiore rispetto agli uomini.
Per esempio, alcuni autori di un’indagine nazionale hanno riportato che le donne hanno una qualità coniugale inferiore a quella degli uomini. Altri studi hanno rilevato che le donne riferiscono una minore soddisfazione coniugale rispetto ai partner maschili. Tuttavia, tali risultati non sono stati coerenti e altri studiosi non hanno riscontrato differenze di genere, probabilmente a causa di differenze metodologiche nei criteri di selezione dei partecipanti e negli strumenti e modelli di misurazione.
Nel nostro studio, i risultati della valutazione pre-trattamento concordavano con l’ipotesi di Bernard; il punteggio medio della DAS dei partner maschili era significativamente più alto di quello delle partner femminili.
Tuttavia, non abbiamo riscontrato differenze significative tra i sessi nella valutazione post-trattamento, il che potrebbe essere dovuto agli effetti dell’intervento DBT di coppia sul miglioramento della soddisfazione coniugale delle mogli e ai miglioramenti diretti sulla disregolazione delle emozioni (che era più alta nelle donne durante la valutazione pre-trattamento).
Per quanto riguarda le sottoscale della DAS, durante la valutazione pre-trattamento, i punteggi medi di consenso diadico, soddisfazione e coesione dei partner maschili erano significativamente più alti di quelli delle partner femminili, il che concorda con i risultati degli studi sopra citati.
D’altra parte, i nostri risultati non hanno mostrato differenze significative tra i sessi nella sottoscala dell’espressione affettiva (né prima né dopo la terapia). Le spiegazioni di questo risultato sono molteplici. Altri autori hanno sollevato la stessa questione e hanno riscontrato che l’affidabilità dei punteggi della sottoscala dell’espressione affettiva dimostra una consistenza interna al limite dell’accettabile.
Discussione
Durante la valutazione pre-trattamento, il punteggio medio DERS del partner femminile era significativamente più alto del punteggio medio del partner maschile, il che significa che le donne avevano maggiori difficoltà a regolare le proprie emozioni.
È noto che gli uomini sono meno emotivamente espressivi delle donne durante la comunicazione quotidiana e che si impegnano maggiormente nella repressione dell’espressione emotiva rispetto alle donne, come sostenuto da una serie di studi empirici.
Secondo diversi studi, le donne sperimentano uno stress più lungo e più frequente rispetto agli uomini. Le donne utilizzano strategie di coping prevalentemente emotive e di evitamento, mentre gli uomini utilizzano prevalentemente strategie di coping razionale e di repressione dell’espressione emotiva.
Alcuni studiosi hanno registrato l’attività cerebrale dei partecipanti come valutazione radiologica funzionale durante il completamento di un compito di valutazione della regolazione delle emozioni; gli uomini hanno mostrato meno accensioni dell’amigdala durante le reazioni emotive a stimoli emotivi negativi rispetto alle donne, il che conferma che le donne sono più brave a regolare le risposte emotive negative. Inoltre, gli uomini non hanno attivato le reti prefrontali implicate nella regolazione delle emozioni.
Nel nostro studio abbiamo ipotizzato che questa differenza sensibile al genere possa scomparire con la terapia di coppia DBT perché le competenze acquisite attraverso la terapia potrebbero indurre cambiamenti neurobiologici nelle strutture sottocorticali, come si è visto con altri interventi psicologici.
Tutte le coppie del nostro studio hanno mostrato miglioramenti significativi nella regolazione delle emozioni, come evidenziato dal punteggio medio DERS più basso dopo la DBT. Questi risultati sono coerenti con quelli della letteratura, confermando che un migliore controllo delle emozioni nei pazienti con personalità borderline si traduce in una riduzione dell’impulsività comportamentale, diminuendo la frequenza di risposte disadattive, come l’abuso di sostanze, l’automutilazione e i comportamenti suicidari.
Gli studiosi hanno persino dimostrato l’efficacia della DBT per la regolazione delle emozioni in un paziente con una doppia diagnosi di personalità borderline e di abuso di sostanze. Questo risultato evidenzia la chiara efficacia della DBT per la regolazione delle emozioni nei pazienti con diagnosi difficili da trattare.
In questo lavoro, solo la sottoscala “Non accettazione delle risposte emotive” del DERS non ha mostrato una differenza significativa prima e dopo la terapia DBT nei partner maschili. Ciò può essere spiegato dal suo basso punteggio ottenuto dai partner maschili prima del trattamento.
Questa osservazione è in accordo con gli studiosi del matrimonio, che mostrano come gli uomini utilizzino prevalentemente il coping razionale e la soppressione dell’espressione emotiva per far fronte allo stress durante la vita matrimoniale.
La diminuzione significativa del punteggio medio del DERS dopo il trattamento era vera anche per tutti gli altri valori medi delle sottoscale del DERS. Questi cambiamenti significativi confermano l’efficacia della DBT come potenziale approccio terapeutico transdiagnostico per gli individui con caratteristiche di regolazione delle emozioni difettose.
L’efficacia della DBT su altri disturbi della regolazione delle emozioni è evidente negli studenti universitari con disregolazione delle emozioni o disturbo da deficit di attenzione/iperattività, negli anziani con depressione e nei soggetti con bulimia nervosa o abbuffate.
La DBT è stata anche sperimentata in uno studio di piccole dimensioni per verificarne l’efficacia nella riduzione del gioco d’azzardo patologico. I risultati non hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi nel comportamento di dipendenza dal gioco d’azzardo, ma più dell’80% dei partecipanti è rimasto astinente o ha ridotto la spesa per il gioco d’azzardo dopo il trattamento, e la maggior parte ha anche riportato miglioramenti significativi e clinici nei sintomi di disagio psicologico, nella mindfulness e nella tolleranza al disagio. Inoltre, durante lo studio non sono stati riscontrati aumenti nell’uso di alcol o sostanze.
I nostri risultati suggeriscono che la DBT è efficace per gli individui con un adattamento coniugale difettoso e un disagio relazionale.
Inoltre, i nostri risultati concordano con quelli riportati dagli studiosi che hanno condotto studi innovativi per affrontare la disregolazione delle emozioni come fattore di stress centrale nelle relazioni di coppia.
I ricercatori hanno evidenziato che il miglioramento della capacità di regolazione delle emozioni diminuisce lo stress individuale e aumenta il livello di soddisfazione relazionale valutato dalla DAS.
In uno studio sugli interventi di coppia ispirati alla DBT in cui almeno un partner presentava disregolazione emotiva, alle coppie sono state insegnate strategie per migliorare la regolazione delle emozioni, la comunicazione e le capacità di risoluzione dei problemi; i partecipanti sono stati valutati in base alla soddisfazione e al benessere relazionale e i risultati hanno mostrato un effetto positivo, suggerendo l’efficacia della DBT per gli interventi di coppia.
La DBT di coppia è una modalità terapeutica potenzialmente efficace. I suoi effetti possono essere in gran parte attribuiti alla sua evidente efficacia nel migliorare la regolazione delle emozioni, uno dei principali fattori di stress nella vita coniugale della coppia.
Fonte: Rady A, Molokhia T, Elkholy N, Abdelkarim A. The Effect of Dialectical Behavioral Therapy on Emotion Dysregulation in Couples. Clin Pract Epidemiol Ment Health. 2021 Sep 16;17:121-127. doi: 10.2174/1745017902117010121. PMID: 34733351; PMCID: PMC8493826.
One thought on “La DBT per la Disregolazione delle Emozioni nelle Coppie”
Teresa says:
Salve mi piacerebbe in futuro acquistare questo corso