Non solo Guarire: la Mindful Eating e la rivoluzione alimentare

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, giornalista. Membro del Center for Mindful Eating, istituzione fondata da Jean Kristeller e colleghi per la diffusione della cultura e delle tecnic...
mindful eating

La tendenza a mangiare in risposta ad un vasto repertorio di emozioni negative, come ansia, depressione o rabbia, viene comunemente definita ā€œFame Nervosaā€.

La fame nervosa consegue dallā€™incapacitĆ  di distinguere la fame da altri stati interni, come la rabbia, la paura o lā€™ansia, cosƬ come dalla tendenza ad utilizzare il cibo per ridurre lo stress emotivo, probabilmente a causa di apprendimenti precoci. Ma esiste un modo molto efficace per rivoluzionare il proprio rapporto col cibo: la Mindful Eating

Fame Nervosa ed altre condizioni cliniche

La letteratura scientifica in merito allā€™argomento ha messo in evidenza che la fame nervosa si associa spesso ad altre condizioni cliniche, fra cui:

  • disturbi dā€™ansia e dellā€™umore
  • ideazione suicidaria
  • problemi legati alla sfera sessuale
  • dismorfismo corporeo
  • disturbi alimentari
  • obesitĆ Ā 

PerchƩ queste condizioni si trovano spesso associate?

La correlazione fra queste diverse condizioni si spiega attraverso peculiari funzionamenti di tipo neurofisiologico, che coinvolgono strutture corticali e sub-corticali responsabili di competenze come la consapevolezza e la gestione delle emozioni negative. Tali competenze risultano, dunque, compromesse in chi soffre di fame nervosa.

La Mindful Eating e lā€™MB-EAT

In Italia, come nella comunitĆ  scientifica globale, si registra un interesse ogni anno maggiore per i protocolli di Mindful Eating, come lā€™MB-EAT (Mindfulness Based Eating Awereness Training, Training di Consapevolezza Alimentare Basato sulla Mindfulness) che si sono dimostrati essere in grado di modificare questo funzionamento neurofisiologico attraverso la neurogenesi, ripristinando e rinforzando, anche a lungo termine, la capacitĆ  di osservare, riconoscere e gestire le proprie emozioni senza ricorrere al cibo e destrutturando comportamenti disfunzionali in relazione al cibo, come le compulsioni alimentari, al fine di costruire con esso un rapporto non solo funzionale, ma altamente godibile!

Oltre a guarire, la Mindful Eating rivoluziona!

A tal proposito, un interessante esperimento ĆØ stato condotto da Brian Meie e colleghi allā€™universitĆ  di Gettysburg, in America, nel quale sono state associate due tipologie di cibo, il cioccolato ed i crackers, con la presenza o lā€™assenza di atteggiamento mindful (consumo mindful o consumo non mindful), ottenendo i seguenti sottogruppi:

  • consumo mindful di cioccolato
  • consumo non mindful di cioccolato
  • consumo mindful di crackers
  • consumo non mindful di crackers

Nei gruppi cosƬ composti, i ricercatori hanno valutato lā€™impatto del consumo di cibo sul livello dellā€™umore. Per lo studio, 258 partecipanti sono stati assegnati casualmente ai 4 sottogruppi e sono stati invitati a mangiare una piccola porzione (75 calorie) di cioccolato o di crackers in modo mindful o non mindful.

I partecipanti che erano stati istruiti a mangiare cioccolato in maniera mindful hanno registrato lā€™incremento maggiore nel livello dellā€™umore, rispetto a tutti gli altri gruppi dello studio.

Quindi, chi ha mangiato cioccolato in maniera mindful, si ĆØ sentito poi piĆ¹ felice rispetto a chi ha mangiato cioccolato in maniera non mindful e chi ha mangiato crackers, a prescindere che fosse in maniera mindful o non mindful.

La Mindful Eating, dunque, sembra incrementare la godibilitĆ  dei cibi: il cioccolato ĆØ piĆ¹ buono se mangiato in maniera mindful.

Ma non finisce quiā€¦

Questi sono solo alcuni dei benefici della Mindful Eating e del protocollo MB-EAT ideato e validato da Jean Kristeller.

Se desideri saperne di piĆ¹, ti invito a leggere i seguenti articoli sullā€™argomento:

Come posso imparare la Mindful Eating?

Se desideri imparare a tenere il protocollo MB-EAT con i tuoi clienti, segui il corso ā€œMindful Eating: riconnettersi con il proprio corpoā€, che insegna allo psicologo come tenere efficacemente il protocollo di Mindful Eating MB-EAT con i propri clienti, per aiutarli a costruire un rapporto sano con il cibo e lā€™alimentazione.

Leggi il programma cliccando QUI

 

Dott.ssa Teresa Montesarchio

Psicologa, Psicoterapeuta TCC

Lifetime Member The Center For Mindful Eating

Autrice di:Ā Mindful Eating ā€“ Una metodologia innovativa per regolare il tuo rapporto con il cibo. 2017, EPC ED

 

Bibliografia

  • Konttinen, H., MƤnnistƶ, S., Sarlio-LƤhteenkorva, S., et al. (2010). Emotionaleating, depressive symptoms and self-reportedfoodconsumption. A population-basedstudy.Ā 54, 3,473ā€“9.
  • Mantzios, M. & Wilson, J. C. (2015). Mindfulness, eatingbehaviours, and obesity: a review and reflection on currentfindings.Ā CurrentObesity Report, 4: 141
  • Meier, B.P. et al. (2017) “The sweet life: The effect of mindful chocolate consumption on mood”. Appetite, Volume 108, 21-27
  • Montesarchio, T. (2017).Ā Una metodologia innovativa per regolare il rapporto con il cibo. Roma, EPC editore
  • Ouwens, M. A, van Strien, T., & van Leeuwe, J.F.J, (2009). Possiblepathwaysbetweendepression, emotional and externaleating. A structuralequation model.Appetite, 53, 2, 245ā€“248
  • Waller, G., Osman, S. (1998) Emotionaleating and eatingpsychopathologyamong non-eating-disorderedwomen. International Journal of EatingDisorders 23,4, 419ā€“424.

 

 

 

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