L’attaccamento sicuro come fattore di protezione per la crescita
Attaccamento sicuro vuole dire autostima, fiducia in sé e nell’altro, capacità di auto-regolazione emotiva, abilità prosociali, resilienza.
Attaccamento sicuro vuole dire autostima, fiducia in sé e nell’altro, capacità di auto-regolazione emotiva, abilità prosociali, resilienza.
Uno studio recente ha mostrato che circa un quinto dei pazienti affetti da tumore ha subito un disturbo da stress post-traumatico (PTSD) alcuni mesi dopo la diagnosi, e molti di questi pazienti hanno continuato a convivere con PTSD anni dopo.
In che modo la terapia di avatar sta aiutando le persone con allucinazione uditive dando loro un volto
L’Alzheimer non deve essere il destino del tuo cervello, afferma la neuroscienziata e autrice di “Still Alice”, Lisa Genova, che nel video condivide le ultime ricerche scientifiche sulla malattia e alcune promettenti ricerche su ciò che ognuno di noi può fare per costruire un cervello resistente all’Alzheimer.
Come in ogni processo patologico, anche nel caso di patologie croniche di tipo metabolico i processi psichici e quelli somatici si intrecciano con diverse ripercussioni
Come accompagnare i bambini nell’acquisizione delle necessarie competenze di gestione di un tipo di interazione così delicata ed emotivamente stressante come è il conflitto?
Le amicizie, quelle vere e sincere, mantengono giovane il nostro cervello
La qualità del sonno potrebbe aiutare a capire chi è più incline a sviluppare questi stress post-traumatico, perché i livelli di sonno REM contribuirebbero a modulare l’attività del cervello in seguito a un evento pauroso
Quali possono essere i nuovi ambiti di intervento dello psicologo i Disturbi Specifici di Apprendimento?
Uno studio canadese ha mostrato proteine legate al morbo di Alzheimer nei reni e nel fegato.
Queste proteine possono poi viaggiare come cancro fino al cervello, causando la demenza.
La scoperta potrebbe portare a nuovi modi per prevenire la condizione prima che i sintomi si manifestino.
Il pianto dei neonati attivano specifiche regioni cerebrali legate al movimento e alla parola. I risultati identificano i comportamenti e le attività cerebrali sottostanti che risultano coerenti tra le madri di culture diverse.
L’assertività ha trovato ampio spazio come oggetto di studio nella letteratura scientifica, divenendo un obiettivo altamente desiderabile nei percorsi psicoterapici e riabilitativi, poiché è collegata